Ambivere dice basta alle puzze
Le sentinelle? I nasi dei residenti

Contro i miasmi scende in campo una «task force» di nasi. Elettronici? Macché: ad Ambivere e Palazzago si utilizzerà il metodo più tradizionale per rilevare l'incidenza delle puzze e degli odori molesti: i nasi dei residenti.

Contro i miasmi scende in campo una «task force» di nasi. Elettronici? Macché: ad Ambivere e Palazzago si utilizzerà il metodo più tradizionale per rilevare l'incidenza delle puzze e degli odori molesti. Un fenomeno, quello dei miasmi, annoso e che questi territori conoscono bene. La fonte pare spesso di natura industriale, ma la provenienza certa è da anni fonte di dibattito. Per discutere della questione ieri si è tenuta una riunione ad hoc nella sala comunale di Ambivere.

Ieri è emersa una ipotesi di lavoro per effettuare il monitoraggio dei miasmi. Sarà il «panel», ovvero un «gruppo di controllo olfattometrico» composto da persone qualificate e preparate, ad annotare i cicli degli odori sgradevoli. Saranno annotati i flussi, con giorni e intensità, ma anche le caratteristiche in modo da contribuire ad individuarne la natura. Tramite Asl e Arpa, se la rilevazione andrà a buon fine, si potranno favorire soluzioni.

Erano presenti il sindaco di Ambivere, Silvano Donadoni, quello di Palazzago, Umberto Bosc e, fra gli altri, il presidente del Comitato «Ambivere Ambiente», Alessandro Gamba. In sala anche i rappresentanti di ditte di Ambivere (Somet, Fonderie Mazzucconi, Colortex Ambivere, Italgrù e Cospal Composites) e Palazzago (Unoprima srl e Giuseppe F.lli Bonaiti). Imprenditori che hanno ricordato che «ci sono leggi specifiche e non risulta alcuna violazione dei parametri». Donadoni ha quindi spiegato che «l'iniziativa non avrà forme di denuncia, servirà solo per chiarire meglio la natura del problema». Si è poi deciso, unanimemente, che il piano andrà approfondito tramite apposito protocollo d'intesa.

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