Orio e le fasce di sicurezza:
a rischio i poli commerciali

Un chilometro che può fare la differenza. È quello che Enac vorrebbe introdurre come ulteriore vincolo di sicurezza nei piani di rischio dei Comuni. Potrebbe avere conseguenze anche a Orio al Serio, soprattutto per alcuni grossi insediamenti commerciali e ricettivi.

Un chilometro che può fare la differenza. È quello che Enac, l'Ente nazionale per l'aviazione civile, vorrebbe introdurre come ulteriore vincolo di sicurezza nei piani di rischio dei Comuni. Una previsione che ha messo sul piede di guerra diverse realtà della zona di Malpensa, e che potrebbe avere conseguenze anche su Orio al Serio. Soprattutto su alcuni grossi insediamenti di natura commerciale e ricettiva: il Polo del lusso e l'ex Centro servizi su tutti.

Nella definizione dei piani di rischio, l'attenzione è sempre stata incentrata sulle aree ubicate sul prolungamento dell'asse della pista di volo: in pratica, davanti e dietro, quelle cioè interessate dal decollo e dall'atterraggio.

In queste, secondo quanto disposto dall'articolo 707 del Codice della navigazione, i Comuni possono autorizzare nuove opere e attività solo se coerenti con il piani di rischio che gli stessi elaborano e adottano. Per la cronaca, quello di Bergamo è ancora in via di definizione con l'Enac.

Alla luce di alcuni incidenti aerei verificatisi in Europa, si è però riscontrato che il velivolo ha subito importanti deviazioni laterali nell'impatto al suolo: da qui la proposta di Enac di emendare il dispositivo dell'articolo 707 con un ulteriore comma. Quello che introduce una fascia di sicurezza di 1 chilometro, su entrambi i lati della pista.

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