Scarcerato il pilota austriaco accusato di aver causato due morti sull’A4

Nella fotografia di Beppe Bedolis il luogo del tragico incidente

È stato interrogato e scarcerato dal giudice per l’udienza preliminare Vincenza Maccora, Andreas Mayerl, il pilota sportivo dilettante che domenica sera è stato arrestato dalla polizia stradale con l’accusa di essere fuggito dopo aver causato sull’A4 la morte di due giovani, carbonizzati in seguito a un tamponamento tra i caselli di Dalmine e Bergamo. Andreas Mayerl, 27 anni, è accusato di omicidio colposo e omissione di soccorso: il giudice ha convalidato l’arresto e ne ha deciso la scarcerazione.

Poche ore prima dell’incidente aveva preso parte, all’autodromo di Monza, alla finale internazionale del «Renault Sport Clio Elf Speed Trophy».

Le due vittime sono due giovani milanesi di Macherio e di Sovico: l’incidente stradale è accaduto nella notte fra sabato e domenica, poco dopo le 2 e 30, sulla carreggiata per Venezia. Un loro amico è rimasto leggermente ferito. Il pilota austriaco ha tamponato la loro vettura, provocando la sciagura: non si è fermato.

L’incidente è avvenuto quando una Citroen Saxo con a bordo tre giovani è stata tamponata da una Volkswagen Passat. La Saxo ha compiuto un volo drammatico, zigzagando per un centinaio di metri sull’autostrada finché ha preso fuoco mentre all’interno rimanevano imprigionati il conducente, Angelo Conte di 26 anni, residente a Macherio, e il passeggero che stava sul sedile posteriore, Francesco Valenti di 18 anni di Sovico, che sono morti tra le fiamme. È riuscito invece a salvarsi riportando leggere ferite giudicate guaribili in dieci giorni agli Ospedali Riuniti di Bergamo, il terzo giovane a bordo, che sedeva accanto al guidatore: si tratta di Nicolò Carofiglio, 19 anni di Sovico.

(21/10/2003)

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