Accorpate le Comunità montane
In Bergamasca da otto a cinque

Si riducono da otto a cinque le Comunità montane della Bergamasca o, come ora si definiscono, zone omogenee. Al Pirellone è passato in Giunta martedì 19 maggio il progetto di legge sul «Riordino delle Comunità montane della Lombardia». A livello regionale la riduzione del numero delle Comunità passerà da 30 a 23, con una diminuzione dei componenti degli organi (assemblea e giunta esecutiva) e una valorizzazione della figura dei sindaci (componenti di diritto dell’assemblea ed elettori della giunta), oltre che una riduzione di almeno il 70% del gettone di presenza per il presidente e i membri dell’esecutivo.Per quanto riguarda la Bergamasca, i cambiamenti vedono un’unificazione dell’Alto e Basso Sebino, fino ad oggi territori distinti; l’unione dell’Alta Valle Seriana e della Valle di Scalve e l’unione della Bassa Valle Seriana con la Val Cavallina. Restano separate e invariate la Valle Imagna e la Val Brembana. Cambiamenti, quelli passati in Giunta regionale, mirati a una riduzione dei costi della politica pari, secondo quanto stimato dal Pirellone, a 4.345.403 euro (un terzo del contributo ordinario). Il provvedimento (il nuovo assetto delle Comunità montane sarà effettivo a decorrere dalle elezioni amministrative del 2009) attua quanto previsto dalla legge Finanziaria statale per l’anno 2008 (legge n. 244 del 2007) che opera un taglio diretto e immediato del Fondo destinato alle Comunità montane: la sua approvazione da parte del Consiglio regionale entro il 30 giugno 2008 eviterà l’intervento sostitutivo dello Stato. «Questa doverosa e importante opera di riorganizzazione - spiega il presidente della Regione Roberto Formigoni - garantisce un risparmio notevole per la pubblica amministrazione e segna un’altra tappa fondamentale della nostra Regione sulla strada dell’eccellenza dei servizi per i cittadini». (19/05/2008)

© RIPRODUZIONE RISERVATA