Sardegna, feroce esecuzione di un 62enne che aveva vissuto a Calcinate per oltre 30 anni

Aveva vissuto per oltre 30 anni a Calcinate (sopra la casa, foto di Yuri Colleoni), lavorando come muratore, l’uomo ucciso mercoledì sera a San Serafino di Ghilarza, in provincia di Oristano.

È stata un’esecuzione vera e propria quella di Giannetto Masones, 62 anni, che - andato in pensione - aveva deciso di dedicarsi alla pastorizia in Sardegna, dove era rientrato da soli 6 mesi.

Prima gli hanno sparato due colpi con un fucile a pallettoni alla schiena, poi lo hanno finito con un colpo alla testa. Il delitto, stando ai primi accertamenti dei carabinieri, sarebbe maturato per una vendetta fra allevatori e pastori.

Giannetto Masones si era trasferito da Calcinate - dove abita ancora un figlio di 21 anni, che lavora come cuoco - a Ula Tirso, in provincia di Oristano, dove era nato: non vedeva l’ora di tornare a respirare l’aria della sua terra.

I colpi sono stati sparati mentre il 62enne stava aprendo il cancello del cortile della sua azienda agricola (sopra nella foto): a trovare il cadavere è stato il figlio 18enne Giovanni, con cui l’uomo aveva avviato l’attività, ieri mattina intorno alle 9.

Il giovane, allarmato perché il padre non rispondeva al telefono, ha raggiunto l’ovile: ha subito notato la Lancia Dedra con il motore ancora acceso. Poi ha trovato il corpo.

(19/09/2003)

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