Gli immobili e le certificazioni:
pochi chiedono quella acustica

Chi ha intenzione di acquistare un immobile, d'ora in poi dovrà fare attenzione non solo al tipo di classificazione energetica dell'edificio, ma anche a quella acustica. Sono ancora in pochi a chiedere le condizioni dei livelli acustici di un edificio.

Chi ha intenzione di acquistare un immobile, d'ora in poi dovrà fare attenzione non solo al tipo di classificazione energetica dell'edificio, ma anche a quella acustica. Se la certificazione energetica è ormai diventata un requisito necessario a garantire qualità ed è una discriminante nella scelta della propria casa, sono ancora in pochi a chiedere le condizioni dei livelli acustici di un edificio.

Si tratta di una caratteristica che, se chiarita prima dell'acquisto, può evitare fastidiose sorprese in futuro. Non solo il rumore dello sciacquone o della saracinesca del garage del vicino in piena notte, ma anche il rumore del traffico stradale o aereo che in molti casi non permette sonni tranquilli.

A Bergamo sono ancora pochi i costruttori che al momento della progettazione richiedono un controllo sul rumore da parte di tecnici specializzati, nonostante viga una normativa del 5 dicembre del 1997 riguardo alla determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici.

Ma in via Michelangelo da Caravaggio, in una nuova palazzina di ultima generazione per quanto riguarda le tecniche e i materiali di costruzione (i muri invece che essere fatti di mattoni sono stati realizzati a secco e a strati, strutture in acciaio e materiali fonoassorbenti e fonoisolanti, tutte tecniche largamente utilizzate in Nord Europa) una società specializzata in analisi e controllo del rumore ha effettuato un collaudo acustico su alcuni appartamenti, proprio per verificare l'isolamento acustico.

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