Farmaci, il principio attivo cala
il prezzo invece raddoppia

Farmaci, una sorpresa dietro l'altra: dopo il caos sul prezzo dei generici, c'è anche quello dei «griffati» per i quali si arriva a pagare, in un mese, quasi il doppio, rispetto al ticket usuale.

Farmaci, una sorpresa dietro l'altra: dopo il caos sul prezzo dei generici, c'è anche quello dei «griffati» per i quali si arriva a pagare, in un mese, quasi il doppio, rispetto al ticket usuale.

È successo a un pensionato bergamasco che, a distanza di un mese solo, acquistando un farmaco contro l'ipertrofia prostatica che di routine assume, si è ritrovato a pagare dagli 8,80 euro usuali (dietro presentazione di ricetta medica, senza esenzione, e con contributo del ticket) a ben 14,68 euro sempre per due confezioni. E si tratta dello stesso farmaco.

Com'è possibile un aumento del genere, in un solo mese?  Lo ha spiegato il presidente dell'Ordine dei farmacisti di Bergamo, Ferdinando Bialetti: «Ebbene, controllando il farmaco in questione (omettiamo il nome commerciale per evitare pubblicità indiretta ndr), con due confezioni a marzo, dietro presentazione di ricetta e senza esenzioni, si pagavano 8,80 euro, e ora se ne pagano effettivamente 14,68, come è accaduto al pensionato. Cosa è accaduto? Semplicemente che il costo del principio attivo del farmaco è sceso, ma evidentemente l'Azienda produttrice non ha abbassato il prezzo del prodotto. Poiché il Servizio sanitario nazionale rimborsa, tramite ricetta, solo il costo effettivo del principio attivo, ecco che il resto viene pagato dall'acquirente».

E, continua Bialetti, se si fosse acquistato un generico o equivalente, il costo totale del ticket, sarebbe stato invece più basso, sia  a marzo, sia ad aprile. Per chiarire, mettiamo che l'aspirina sia mutuabile: ebbene, se un equivalente costa 5,30 e il principio attivo cala, chi compra l'aspirina "vera" con ricetta, la cui ditta non ha abbassato il prezzo, pagherà la differenza dello "sconto" sul principio attivo, oltre al ticket».

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