Tangenziale sud, progetto pronto
per la «Valbrembo - Villa d'Almé»

Prende consistenza il progetto viabilistico della strada tra Valbrembo e Villa d'Almè, destinato a porsi come terzo «tassello» della nuova tangenziale Sud, e quindi come naturale proseguimento dei tratti Stezzano-Zanica e Treviolo-Paladina.

Prende consistenza il progetto viabilistico della strada tra Valbrembo e Villa d'Almè, destinato a porsi come terzo «tassello» della nuova tangenziale Sud, e quindi come naturale proseguimento dei tratti Stezzano-Zanica e Treviolo-Paladina.

«Il progetto preliminare c'è già, ed è stata anche individuata la società di progettazione che prima dell'estate dovrà dare il via alla redazione del progetto definitivo – ha spiegato l'assessore provinciale a Viabilità e Trasporti Giuliano Capetti, in occasione di un incontro pubblico organizzato ad Almè –. Il nuovo tracciato prevede un tratto di circa sei chilometri, di cui 1,3 all'aperto e 4,7 in galleria, che interesserà i comuni di Valbrembo, Paladina, Almè, Sorisole e Villa d'Almè. Verrà realizzato partendo dal Comune di Valbrembo su una nuova sede stradale in trincea per circa 340 metri e in galleria artificiale per circa 140 metri. Poi correrà di nuovo in trincea per altri 320 metri fino all'imbocco di una galleria necessaria per il superamento dei colli e composta in parte da tratti artificiali e in parte da tratti naturali per una lunghezza circa un chilometro».

Tra i Comuni di Almè e Sorisole, in corrispondenza di un'area pianeggiante, è previsto uno svincolo a rotatoria su due livelli che sarà dotato di un sottopassaggio. Il tracciato verrà riportato nuovamente in galleria all'altezza dell'ex statale 470 e con una successione di gallerie artificiali e naturali per 1.400 metri si raggiungerà la valle del torrente Rino in territorio di Villa d'Almè. Il tracciato si riporterà quindi nuovamente in galleria per due chilometri per ricongiungersi all'ex statale con uno svincolo in direzione di Zogno.

Il costo inizialmente stimato per la Valbrembo-Villa d'Almè era di 90 milioni di euro: costo fortemente lievitato negli ultimi anni, con maggiore difficoltà quindi da parte della Provincia di Bergamo nel reperire fondi.

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