Tunisini a Mozzo, Curno e Treviolo
Allarmati i cittadini, controlli a tappeto

A Mozzo, Curno, Treviolo e Ponte San Pietro nelle ultime due settimane sono arrivati, a gruppi, circa un centinaio di tunisini sbarcati a Lampedusa tra il 1° gennaio e il 5 aprile, la maggior parte dei quali in possesso del permesso di soggiorno temporaneo, valido sei mesi.

A Mozzo, Curno, Treviolo e Ponte San Pietro nelle ultime due settimane sono arrivati, a gruppi, circa un centinaio di tunisini sbarcati a Lampedusa tra il 1° gennaio e il 5 aprile, la maggior parte dei quali in possesso del permesso di soggiorno temporaneo, valido sei mesi. La presenza degli immigrati si è intensificata a tal punto che da metà settimana la stazione dei carabinieri di Curno è stata tempestata di telefonate di cittadini allarmati: una ventina negli ultimi giorni, conferma il comandante della stazione Biagio Mondì. Le zone in cui, probabilmente attraverso il passaparola, si sono concentrati i tunisini sono la Marigolda di Curno, via San Zenone a Curnasco di Treviolo, l'Isola al confine con Ponte San Pietro e soprattutto Mozzo, al cimitero, in discarica e nella zona del Golf Indoor. Mozzo è stata scelta dalla maggior parte degli immigrati come dormitorio: a decine hanno trovato riparo sotto il viadotto vicino al cimitero.

La preoccupazione dei cittadini e piccoli episodi di criminalità hanno portato i carabinieri a intervenire: dalle 22 di venerdì 23 alle 5 di sabato 23 aprile una trentina di militari di tutte le stazioni, guidati da quella di Curno e del Nucleo operativo di Bergamo, hanno controllato le zone dei quattro comuni in cui erano stati segnalati i tunisini. Gli stessi militari non si aspettavano di trovarsi di fronte a un numero così alto di immigrati: si è scatenato un fuggi fuggi generale e alla fine ne sono stati identificati 36. Ventitrè avevano il permesso di soggiorno temporaneo, gli altri 13 sono stati portati al comando di via delle Valli e fotosegnalati: 12 sono stati quindi invitati, avendone i requisiti, a recarsi in questura entro 5 giorni per ottenere il permesso di soggiorno temporaneo, mentre uno solo è stato denunciato per violazione della Bossi-Fini.

La preoccupazione dei cittadini deriva sia dall'alto numero di immigrati sia per l'aumento di piccoli reati. Sono aumentati i furti sulle auto in sosta mentre venerdì pomeriggio un immigrato ha commesso atti osceni nel parco di via Diaz a Bergamo ed è stato inseguito e messo in fuga da un passante. I carabinieri invitano i cittadini delle zone controllate a non agire in modo impulsivo ma a segnalare alle forze dell'ordine la presenza di gruppi di immigrati.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 24 aprile

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