Prostituzione, multe più care
Maggioranza spaccata a Dalmine

È sull'ultimo punto all'ordine del giorno del Consiglio comunale che la maggioranza si spacca a Dalmine. In discussione una modifica al regolamento della polizia locale che prevede l'aumento delle sanzioni per prostitute e clienti.

È sull'ultimo punto all'ordine del giorno del Consiglio comunale che la maggioranza si spacca a Dalmine. In discussione una modifica al regolamento della polizia locale che prevede l'aumento delle sanzioni per prostitute e clienti.

In realtà esisteva già a Dalmine un'ordinanza che stabiliva l'aumento delle multe per la prostituzione, ma sulla questione era poi intervenuta la Corte costituzionale che aveva dichiarato illegittimo l'articolo nella parte in cui consentiva al sindaco di adottare «atti motivati, anche contingibili e urgenti per eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica».

Il Comune per poter intervenire con mano ferma ha quindi dovuto procedere con una modifica al regolamento della polizia urbana. Modifica che evita continue ordinanze urgenti e che stabilisce regole e sanzioni valide sempre. In particolare si prevede l'aumento delle sanzioni per clienti e prostitute da 300 a 500 euro.

Ed è su questo punto che il Pdl prende le distanze. I consiglieri Adriano Zeggio, Pierluca Colombo e Leonardo Greco presentano un emendamento alla modifica del regolamento che chiede una riduzione delle sanzioni. I tre specificano che «toccare il portafoglio delle persone serve, ma fino ad un certo punto, considerato anche che buona parte delle multe non vengono pagate. Molto più incisiva risulta invece un'azione costante da parte delle forze dell'ordine, una presenza insistente che faccia da deterrente al fenomeno della prostituzione».

L'emendamento viene bocciato. Anche dalla Lega, convinta, come spiega il consigliere Francesco Bramani, che «tenere alte le multe sia in ogni caso un elemento disincentivante per ragazze e clienti». La modifica del regolamento è così passata con i voti della Lega e della minoranza.

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