Ponte Nossa unita nel miracolo
tra concerti e processioni

Un prodigio che affonda le sue radici 500 anni fa, ma che ancora riesce a unire un intero paese. C'è trepidazione per il 500° anniversario della lacrimazione miracolosa della Madonna di Ponte Nossa, manifestazione che culminerà il 2 giugno.

Un prodigio che affonda le sue radici in tempi lontani, 500 anni fa, ma che ancora oggi riesce a unire un intero paese. C'è trepidazione e attesa per il 500° anniversario della lacrimazione miracolosa della Madonna di Ponte Nossa, manifestazione religiosa che culminerà il 2 giugno.
Da quasi un anno l'intero paese si è mobilitato, perché l'Apparizione – come è tradizionalmente conosciuta – celebra non solo la ricorrenza di un miracolo, ma anche la nascita del piccolo paese sulle rive del fiume Serio, che prima era invece una frazione di Premolo. Tant'è che lo slogan stesso dell'evento è «500 anni di fede e di storia».

L'Apparizione si intreccia al Mas, una tradizione che affonda le sue radici probabilmente negli antichi riti pagani del Calendimaggio. Verso la fine di aprile viene tagliato e benedetto un abete, il Mas appunto, che il 1° maggio è collocato ai piedi della montagna, vicino alla statua della Madonna, dove rimane fino al 1° giugno. Quella notte l'albero viene abbattuto e bruciato in un grande falò.

Le celebrazioni del cinquecentenario della Lacrimazione culmineranno il 2 giugno, quando a Ponte Nossa arriverà il vescovo di Bergamo Francesco Beschi. In attesa della festa, che sarà preceduta da una veglia di preghiera, le iniziative proseguono anche in questi giorni.
Giovedì 19 maggio alle 20 lo stendardo della Lacrimazione sarà portato in processione dalla Casa del Pane alla chiesa di San Bernardino, mentre domenica il Corpo musicale «Carlo Cremonesi» proporrà il suo omaggio musicale ai 500 anni dell'Apparizione mariana del 1511, con musiche tra gli altri di Donato Semeraro, Haendel, Carlo Cremonesi, in santuario alle 21. In preparazione alla festa del 2 giugno, martedì 31 maggio l'effigie della Madonna sarà portata in processione attraverso il paese.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 19 maggio

© RIPRODUZIONE RISERVATA