Patente respinta all'imbarco
Ryanair risarcirà il passeggero

Il giudice di pace ha condannato la compagnia irlandese Ryanair a risarcire un passeggero lasciato a terra perché al check in avevano respinto la sua patente e costretto ad acquistare in tutta fretta un altro biglietto da un'altra compagnia.

Patente di guida accettata come documento di identità al momento della prenotazione del biglietto aereo (con relativo pagamento) e poi rifiutata all'imbarco? Così non va, ha sancito un giudice di pace, e ha condannato la compagnia irlandese Ryanair, la «regina» dei voli low cost, a risarcire un passeggero lasciato a terra perché al check in avevano respinto la sua patente e costretto ad acquistare in tutta fretta un altro biglietto da un'altra compagnia.

Ryanair dovrà versare 1.600 euro al passeggero, come rimborso della spesa della prenotazione e per il «lamentato danno da stress». I fatti risalgono al 9 gennaio sulla tratta Bari Palese-Milano Orio al Serio. Il passeggero ha citato in giudizio Ryanair, che ha ribadito che i soli documenti accettati, per motivi di sicurezza, sono carta d'identità e passaporto.

L'avvocato della controparte, Vito Manfredi, ha evidenziato che questo è in contrasto con il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, e la decisione, presa dal giudice di pace Margherita Franco, ha dato torto alla compagnia aerea. Il giudice ha parlato di decisione «unilaterale» della Ryanair e l'ha condannata «in via equitativa» a risarcire il passeggero.
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