La Cisl: problemi di sicurezza per l’Università a Sant’Agostino

Sul trasferimento dell’Università, facoltà di lettere e filosofia, in Sant’Agostino, si registra una dura presa di posizione da parte della Cisl di Bergamo che mette soprattutto l’accento sulla pericolosità che attualmente presenta il cantiere: «Siamo rimasti estrerefatti - dichiara la segreteria della Ust-Cisl orobica -nell’apprendere che la consegna dei locali non è stata presentata in nessuna cerimonia ufficiale. Oltretutto - prosegue il comunicato del sindacato - ci risulta che i lavori di ristrutturazione dei locali siano ancora in corso, rappresentando così un grosso pericolo sul piano della sicurezza ed incolumità personale degli studenti, gli insegnanti e degli operatori che quotidianamente frequentano la facoltà. Forse nessuno dei responsabili di Palazzo Frizzoni a cui compete il ruolo di vigilanza a sovrintendere sullo stato dei lavori, si è sentito in dovere di verificare i tempi della realizzazione e completamento e le condizioni previste dai capitolati d’appalto».

Con queste premesse, la Cisl spiega che «ora è necessario con determinazione per accertare le inadempienze e le responsabilità, al fine di porvi i giusti rimedi. Questo stato di cose - ha concluso la Cisl - non favorisce certo l’immagine ed il prestigio che merita questa scuola nel suo insostituibile ruolo di formazione dei nostri giovani che saranno i futuri dirigenti di domani». Oltre a questa presa di posizione dei sindacati le polemiche dei giorni scorsi su questo trasloco hanno riguardato altre due voci: una carenza di trasporti adeguati per raggiungere l’ateneo e la mancanza di un piano parcheggi che risponda alle esigenze degli studenti.

(20/10/03)

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