Accusato di due sbarchi in Sicilia:
presunto scafista preso ad Arcene

È accusato di far parte di un gruppo di scafisti che su due «carrette del mare» hanno fatto sbarcare in Sicilia 135 migranti egiziani. I poliziotti di Catania, supportati dagli agenti della squadra mobile di Bergamo, sono andati a catturarlo ad Arcene.

È accusato di far parte di un gruppo di scafisti che su due «carrette del mare» hanno fatto sbarcare in Sicilia 135 migranti egiziani. I poliziotti della questura di Catania, supportati dagli agenti della squadra mobile di Bergamo, sono andati a catturarlo ad Arcene, dove si era rifugiato nell'ultimo periodo.

Lui è finito in cella, dove rimarrà dopo che ieri il gip Raffaella Mascarino ha convalidato il fermo disponendo la custodia cautelare in carcere. Si tratta di M. S., egiziano di 26 anni.

Secondo la Procura di Catania fa parte di un gruppo di diverse persone, per lo più egiziani, dedito a organizzare sbarchi di clandestini in Italia. I presunti scafisti sceglievano rotte più lunghe e meno sottoposte a controlli, più discrete. In poche parole, niente Lampedusa, ma viaggi sino sulle coste della Sicilia.

Al ventiseienne fermato ad Arcene sono contestati due sbarchi, avvenuti il 20 e il 21 marzo in una località del Catanese.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo dell'8 giugno

© RIPRODUZIONE RISERVATA