Corsi d'acqua: cambio di gestione
Intanto il lago d'Iseo è in piena

Acque, per razionalizzare la gestione del reticolo principale arriva un passo importante: Pirellone e Aipo hanno infatti siglato un accordo che prevede lo scambio e il riordino di competenze su una serie di corsi d'acqua lombardi. Intanto il lago d'Iseo è in piena.

L'acqua, certi problemi burocratici, non se li fa di sicuro: scorre di torrente in fiume senza preoccuparsi di confini e affini. Ma se il reticolo idrico è unico, lo stesso non si può dire delle competenze per la sua gestione, anzi: da questo punto di vista, il quadro che si è formato nei decenni ha decisamente l'aspetto di un rompicapo.

Un veloce sorvolo della nostra provincia rende l'idea: per fiumi e torrenti principali a dividersi il lavoro sono l'Aipo (l'Agenzia interregionale per il fiume Po) e la sede territoriale del Pirellone (Ster). Poi ci sono il cosiddetto reticolo minore, che fa capo ai Comuni, le rogge consortili, affidate al Consorzio di bonifica, e i canali artificiali, in mano alle varie realtà che li utilizzano (per esempio l'Enel).

Per razionalizzare la gestione del reticolo principale arriva ora un passo importante: Pirellone e Aipo hanno infatti siglato un accordo che prevede lo scambio e il riordino di competenze su una serie di corsi d'acqua lombardi. di cui alcuni orobici. In Bergamasca infatti l'Aipo, che già si occupa del Serio (dal ponte di Seriate in giù) e del Cherio, prende in carico anche l'Adda e l'Oglio nei loro tratti «sub lacuali»: per l'Adda, dal lago di Como a Vaprio. Per l'Oglio, il segmento che va dal Sebino fino alla confluenza, all'altezza di Palosco, nel Cherio. 

Così come meno macchinoso appare, all'inverso, affidare alla Ster (e non a un ente che agisce a livelli «macro» come l'Aipo, e che non ha una sede a Bergamo) alcuni fiumi e torrenti dal peso ben più locale: tra quelli che l'Agenzia del Po ha ceduto alla sede regionale figurano il Morla e il suo affluente Tremana, il Gardellone (tra Torre Boldone e Ranica), la Valle di Artogne (dal ponte per Acquebone allo sbocco in Oglio) e l'Oglio sopralacuale - le cui competenze saranno spartite tra le Ster di Bergamo e Brescia - con i torrenti Frigidolfo, Narcanello e Supine. In totale poco meno di 88 chilometri (incluso l'Oglio «bresciano») di corsi d'acqua.

LAGO D'ISEO IN PIENA-LIVELLO SOPRA LA MEDIA
Fino a due settimane fa gli addetti ai lavori prospettavano una possibile stagione siccitosa e di conseguenza di affanni sul fronte del livello del Sebino. Le continue precipitazioni di queste due settimane hanno invece orientato la bussola sull'ottimismo. Anche se in questi giorni non sono mancati i motivi di preoccupazione e di allerta per la piena.

Una situazione che ha indotto il Consorzio dell'Oglio, l'ente sovracomunale incaricato alla regolazione del bacino, a monitorare costantemente il livello, effettuando regolazioni anche notturne alla diga di Sarnico per evitare esondazioni specialmente nelle zone a rischio. Nella giornata di venerdì 10 giugno il lago ha toccato +103 centimetri al di sopra dello zero di riferimento al misuratore di Sarnico, oltre 5 centimetri sopra la media storica del periodo.

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