Una task force contro i cinghiali
E ora più poteri agli agricoltori

Un piano contro i cinghiali con la creazione di una task force,
l'estensione delle autorizzazioni, l'aumento dei Comuni dove la specie è
abbattibile e più poteri agli agricoltori è stato approvato dalla Giunta provinciale di via Tasso.

Un piano contro i cinghiali con la creazione di una task force, l'estensione delle autorizzazioni, l'aumento dei Comuni dove la specie è abbattibile e più poteri agli agricoltori danneggiati è stato presentato dall'assessore provinciale alla Caccia Alessandro Cottini e approvato dalla Giunta di via Tasso.

Una decisione «per ridurre i danni, che hanno portato a una crescita esponenziale dei risarcimenti (+600%), rispondere alle richieste delle amministrazioni pubbliche, degli agricoltori e del mondo venatorio, garantendo la sicurezza dei cittadini».


Le squadre verranno portate da 6 a 12 (minimo) e potranno intervenire anche in periodo non di caccia. Raddoppierà anche il numero di cinghialai (circa 250 in più), con il nuovo corso di abilitazione ai nastri di partenza. Verrà aperta la caccia di selezione (praticabile cioé dal singolo con abilitazione e non solo in battuta) e non ci sarà più l'obbligo di turnazione delle squadre.

Si allargano anche i confini geografici, dove è possibile abbattere il cinghiale, con l'inserimento di nuovi Comuni, in Valle Imagna, Brembana e nella cintura della città. Si tratta di Strozza, Capizzone, Ubiale Clanezzo, Berbenno, Brembilla, Zogno, Sedrina e, ancora, Ranica, Ponteranica, Torre Boldone, Sorisole e Bergamo.

Leggi di più su L'Eco di Bergamo del 14 giugno

© RIPRODUZIONE RISERVATA