Dalla Regione un aiuto alle mamme
Arriva la Dote di conciliazione

Dal 15 giugno le donne che rientrano al lavoro dopo il periodo di astensione obbligatoria per maternità e le imprese che assumono madri escluse dal mercato del lavoro o in condizioni di precarietà lavorativa possono contare sulla Dote di conciliazione.

Dal 15 giugno le donne che rientrano al lavoro dopo il periodo di astensione obbligatoria per maternità e le imprese che assumono madri escluse dal mercato del lavoro o in condizioni di precarietà lavorativa possono contare sulla Dote di conciliazione, un aiuto economico che Regione Lombardia ha previsto nel suo piano per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

La dote consiste nel rimborso delle spese sostenute per usufruire di uno o più servizi per la prima infanzia, che operino nel territorio dell'Asl di Bergamo e abbiano aderito al progetto regionale (asili nido, micronidi, nidi famiglia, baby sitting, baby parking, ludoteche, centri prima infanzia). Può raggiungere un valore complessivo di 1.600 euro, un importo mensile di 200 euro e una durata massima di otto mesi dalla data di concessione dell'aiuto. È destinata a donne che lavorano a tempo pieno presso micro, piccole, medie e imprese o a libere professioniste.
Può essere richiesta dopo il rientro al lavoro, non oltre il compimento del primo anno di età del bambino e comunque entro il 31 dicembre 2011.

Ogni madre ha diritto ad una sola dote, indipendentemente dal numero dei figli. Per ottenere il contributo le donne interessate devono recarsi presso gli sportelli dei Distretti dell'Asl di Bergamo, presentando carta d'identità e autocertificazione dello status occupazionale. Con il supporto di un funzionario, sceglieranno i servizi di cui intendono usufruire, compileranno on line il Piano dei servizi di conciliazione, che verrà poi stampato, firmato e protocollato. La compilazione può essere fatta anche da casa propria, ma sarà comunque necessario recarsi all'Asl per perfezionare e protocollare la domanda, presentando, oltre alla carta d'identità e all'autocertificazione, anche il promemoria rilasciato dal sistema informativo.

L'Asl verificherà il possesso dei requisiti richiesti entro dieci giorni dalla data di presentazione della domanda. Tramite il sistema informativo, in caso di esito positivo, la richiedente riceverà una comunicazione di accettazione, con l'indicazione dei servizi concordati e l'importo della dote; in caso di esito negativo, verrà inviata una comunicazione di non accettazione, che riporterà le motivazioni della decisione. La liquidazione del contributo avverrà entro 90 giorni dalla presentazione all'Asl della richiesta di rimborso, alla quale dovranno essere allegati i giustificativi delle spese sostenute. La richiesta, che potrà essere presentata anche a metà della durata del Psc, dovrà pervenire comunque entro 30 giorni dalla conclusione dei servizi.

La Dote di conciliazione del valore di mille euro può essere richiesta anche dalle aziende. È destinata alle micro, piccole e medie e imprese che assumono madri con figli fino a 5 anni d'età per un periodo non inferiore a sei mesi o a tempo indeterminato. Per ottenere il contributo le imprese interessate devono recarsi presso i Centri per l'impiego della Provincia di Bergamo, ai quali presenteranno la richiesta di Dote Conciliazione Premialità Assunzione, copia della lettera di assunzione o del contratto, sottoscritti dell'impresa/datore di lavoro e dalla lavoratrice, copia del documento d'identità del legale rappresentante dell'impresa, autocertificazione dello status occupazionale e copia del documento d'identità della persona assunta.
Verificata la documentazione, il contributo sarà erogato entro 90 giorni dalla presentazione della domanda.

Per informazioni www.famiglia.regione.lombardia.it, sezione Conciliazione e www.asl.bergamo.it.

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