Meno di un bergamasco su cinque
assicura l'auto per furto e incendio

Il numero di furti d'auto negli ultimi anni è calato, ma i veicoli rubati restano tanti: in Italia oltre 124.000 nel 2010. Nonostante ciò a Bergamo meno di un automobilista su cinque assicura il furto-incendio. La crisi porta a tagliare sulle coperture facoltative.

Il numero di furti d'auto negli ultimi anni è calato, ma i veicoli rubati restano tanti: in Italia oltre 124.000 nel 2010. Nonostante ciò a Bergamo meno di un automobilista su cinque assicura il furto-incendio. La crisi porta a tagliare sulle coperture facoltative.

È quanto emerge da un'indagine di Facile.it, il comparatore di Rc auto e moto, ma anche di prestiti, mutui e conti correnti: in 18 mesi le polizze contro furto e incendio sono calate del 20% , nonostante ogni giorno nel nostro Paese vengano rubate 340 auto: La media degli assicurati in Italia per furto e incendio è di uno su 10.

Secondo Facile.it se nel luglio 2009 il 32,9% dei preventivi di assicurazione includeva la copertura contro furto e incendio, nel periodo febbraio-aprile 2011 la percentuale è scesa all'11%. Questo dato, emerso dall'analisi di circa ottocentomila richieste di preventivo giunte al sito negli ultimi tre mesi, rappresenta la conferma di un trend negativo, che ha visto la percentuale delle polizze furto e incendio scendere progressivamente negli ultimi 18 mesi di oltre il 20%.

Come si spiega tutto ciò? Il fenomeno va analizzato tenendo presenti due fattori. Il primo riguarda la crescente attenzione dei concessionari e delle case produttrici di automobili, che sempre più spesso offrono, compresa nel prezzo di vendita, anche una copertura assicurativa (per uno o più anni) di furto e incendio. Il dato, quindi, non tiene in considerazione quelle integrazioni.

Il secondo elemento che può spiegare questo drastico calo è l'aumento dei premi di Rc auto e moto – secondo i dati dell'Osservatorio Nazionale Federconsumatori, l'incremento medio annuo è stato del 12% – e questo sta portando sempre più italiani a tagliare sulle coperture aggiuntive.

«Tirare la cinghia e rinunciare ad una sicurezza ulteriore – dichiara Alberto Genovese, amministratore delegato di Facile.it  – può anche portare un vantaggio sul breve periodo, ma non è, a ben vedere, la scelta più oculata. Soprattutto se abbiamo ancora delle rate da saldare proteggere l'auto è indispensabile, per non dover incappare nel problema di pagare per un veicolo che non possediamo più».

I dati

Monza e Brianza  28%
Milano  25%
Pavia  21%
Como  21%
Lodi  20%
Varese  20%
Lecco 19%
Bergamo 19%
Cremona  19%
Brescia  17%
Mantova 15%
Sondrio  8%
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Lombardia    22,14%
Piemonte    19,40%
Lazio    16,72%
Liguria    14,55%
Valle d'Aosta    13,45%
Veneto    11,36%
Emilia-Romagna    11,08%
Abruzzo    10,41%
Friuli-Venezia Giulia    9,61%
Trentino-Alto Adige    8,85%
Umbria    8,53%
Toscana    8,42%
Molise    8,41%
Sardegna     8,30%
Marche     6,32%
Sicilia    4,75%
Basilicata    4,72%
Calabria    2,99%
Puglia    1,71%
Campania    1,06%



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