Lo psichiatra Tonioli: «Internet
impedisce la vera comunicazione»

«Gli adolescenti di oggi manifestano la tendenza a trascorrere la maggior parte del tempo disponibile davanti al computer». Non senza ansie e preoccupazioni di mamma e papà. Ma il web può innescare dipendenze anche negli adulti.

«Gli adolescenti di oggi manifestano la tendenza a trascorrere la maggior parte del tempo disponibile davanti al computer». Non senza ansie e preoccupazioni di mamma e papà. Ma il web, con il suo circo di caleidoscopiche, proteiformi attrazioni, dal porno al videopoker, dai videogiochi alla finanza.net, può innescare dipendenze anche negli adulti.
Federico Tonioni è uno psichiatra che studia questi problemi.

Quando internet diventa una droga?
«Quando insieme a un significativo numero di ore passate davanti al computer si assiste a un progressivo ritiro sociale. Non solo il tempo concreto ma anche quello mentale è importante, ovvero quanto i contenuti del web occupano i nostri pensieri quando non siamo connessi».

In quali contesti nasce questa dipendenza?
«Come tutte le dipendenze patologiche, quella di internet nasce da un contesto affettivo deficitario o particolarmente conflittuale, e si struttura come una sorta di "soluzione di compromesso" verso angosce ancora più profonde».

Quali rischi emotivo-psicologici può comportare l'abuso di internet?
«Nelle relazioni mediate da internet ci si può parlare ma non ci si può toccare. Questo implica un impedimento della comunicazione non verbale, che è l'essenza della comunicazione stessa, se non altro perché è sempre autentica e non mente mai».

Possibili rimedi?
«Mai sottrarre il computer bruscamente e contro la volontà dei figli, perché può peggiorare le cose. Meglio proporre una riduzione delle ore di connessione».

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