Sviluppo nella nostra provincia
Dalla Regione 3,8 miliardi di euro

Oltre tre miliardi e mezzo di euro per valorizzare la Bergamasca. Un investimento frutto dell'accordo quadro di sviluppo territoriale, il «patto» che la Regione promuove e condivide con le istituzioni locali. L'hanno presentato gli assessori regionali Belotti e Raimondi.

Oltre tre miliardi e mezzo di euro per valorizzare la Bergamasca. Un investimento frutto dell'accordo quadro di sviluppo territoriale, il «patto» che la Regione promuove e condivide con le istituzioni locali. Giovedì gli assessori regionali Daniele Belotti (Territorio e Urbanistica) e Marcello Raimondi (Ambiente, Energia e reti) hanno presentato il documento strategico annuale durante il tavolo territoriale di confronto con i politici, i sindacati e le associazioni di categoria.

«Ci sono oltre 110 grandi progetti per la Bergamasca», ha messo in luce Raimondi. Gli esponenti del Pirellone hanno snocciolato le opere pubbliche che si stanno realizzando o si dovranno realizzare, i progetti di housing sociale (con 135 nuovi alloggi in città), il rilancio del turismo.

Anche il tema rifiuti ha avuto un ruolo di spicco e l'assessore Belotti ha annunciato: «Nelle prossime settimane porteremo in Regione il nuovo piano. Vogliamo il federalismo dei rifiuti, quindi ogni regione deve gestire e smaltire i propri. Metteremo in rete i 13 impianti termovalorizzatori per coprire tutte le aree evitando di costruirne di nuovi». Puntare sul riutilizzo delle aree dismesse per non «consumare» altro suolo. Il tema è caro al Pirellone, «purché né i Comuni né i privati puntino a costruirci nuovi centri commerciali», ha affermato Belotti.

Il collega Marcello Raimondi ha illustrato le opere pubbliche programmate: «Tra i progetti, entro il 2015 sarà realizzato il collegamento ferroviario tra l'aeroporto e la città. Entro il 2013 sarà aperta la Brebemi, ed entro dicembre 2014 sarà completato il lotto della Pedemontana che riguarda la tratta bergamasca».

Non solo opere pubbliche nell'accordo: sul fronte della cultura e del turismo c'è il recupero del monastero di Astino e della cascina Mulino. Un'attenzione particolare è rivolta alle Valli, dove si punta al rilancio dell'economia. Come? A San Pellegrino Terme sono stati aperti i cantieri per le nuove terme e si lavora per ristrutturare quelle già esistenti, mentre sono terminati gli interventi al Casinò.

Sul fronte delle aziende storiche, si punta al recupero produttivo della cartiera Pigna, e procede la costruzione di una nuova sede sempre nel territorio di Alzano. Inoltre, i territori di Alzano e Branzi saranno i primi a ricevere i fondi destinati alla difesa del suolo - si parla di un investimento di 10 milioni - e nei prossimi giorni saranno sbloccati altri 5 milioni e mezzo per le esondazioni e alluvioni degli anni passati.

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