La protesta degli inquilini dell'Aler
Piano del Comune per l'emergenza

Ennesimo presidio di protesta degli inquilini dell'Aler a Palafrizzoni. Il loro portavoce, Francesco Macario, responsabile del problema casa per Rifondazione Comunista-Sinistra Extraeuropea: «Il Comune di Bergamo ha tagliato del 50% il fondo di solidarietà».

Ennesimo presidio di protesta, lunedì 4 luglio, degli inquilini dell'Aler davanti a Palafrizzoni. Il loro portavoce, Francesco Macario, responsabile del problema casa per Rifondazione Comunista-Sinistra Extraeuropea: «Il Comune di Bergamo ha tagliato del 50% il fondo di solidarietà e questo in un momento di grave emergenza sociale».

Per Macario in provincia di Bergamo nel 2010 ci sono stati 1.000 nuovi sfratti e nel 2009 erano stati 1.300. Di questi 500 a Bergamo. E l'Aler sta inviando avvisi di sfratto per morosità anche a quelle persone che non pagano l'affitto perché non ne sono finanziariamente in grado. Ecco perché gli inquilini Aler chiedono un tavolo provinciale dove si possa discutere il problema e in primis si stabilisca una moratoria sugli sfratti ai morosi che proprio non possono pagare l'affitto.

L'assessore alle politiche sociali del Comune, Tommaso D'Aloia, ha replicato: «Non c'è stato nessun taglio, confermiamo anche per quest'anno i 50 mila euro già stanziati in passato, nonostante il momento di crisi economica. Il sostegno alle famiglie per noi è una priorità. Stiamo attendendo l'ok dalla Regione per un piano simile a quello sperimentato a Brescia».

Intanto, le minoranze in Consiglio comunale hanno presentato la richiesta per un fondo di solidarietà di importo pari a quello del 2008.

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