Donna in ostaggio a Treviglio:due ore di terrore in un hotel

L’immigrato voleva parlare alla televisione: un maresciallo si è finto giornalista ed è riuscito ad avvicinarlo. Ora è accustao di sequestro di persona

Due ore di terrore ieri sera all’hotel Treviglio, davanti alla stazione centrale di Treviglio: Giulia Ricciardi, 40 anni, di Caravaggio, che lavora saltuariamente alla reception, è stata tenuta in ostaggio da un tunisino, 20 anni, uscito pochi giorni fa dal carcere di Bologna. L’uomo è entrato nell’hotel chiedendo di chiamare la polizia per denunciare presunti maltrattamenti, poi ha puntato un coltello alla gola della donna. È scattato l’allarme: carabinieri, polizia, ambulanze, vigili del fuoco sono arrivati sul posto. Lunghe e febbrili trattative per convincere l’uomo ad arrendersi: ha contribuito a liberare la donna anche l’intervento del maresciallo dei carabinieri, Stefano Piscopello, che si è finto giornalista per avvicinarsi al tunisino; sul posto è arrivato anche il sostituto procuratore Giovanni Panzeri.
Il tunisino, Samir Ahmed, 20 anni, chiedeva di poter parlare alla televisione, alla fine i carabinieri l’hanno convinto a fidarsi: «Ti accompagnamo al consolato». Lui ha mollato il coltello. Ora è in stato di arresto per sequestro di persona.

(21/10/2002)
Su L’Eco di Bergamo del 21 ottobre 2002

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