Ecco come la legge approvata dalla Regioneregolerà apertura e gestione dei phone center

Ecco come la legge approvata dalla Regione Lombardia intende porre radicalmente rimedio alla situazione dei phone center.Requisiti - Innanzitutto all’operatore di centri di telefonia verrà richiesto il possesso dei medesimi «requisiti morali» previsti dalla normativa vigente per il commercio.Autorizzazione - Per l’apertura di un phone center sarà necessaria un’autorizzazione comunale, subordinata alla effettiva disponibilità del locale da parte del gestore e al rispetto di caratteristiche edilizie, urbanistiche, igienico-sanitarie e di sicurezza dei locali. Registro - Come per tutti gli altri esercizi commerciali, l’autorizzazione verrà trasmessa dal Comune alla Camera di Commercio territorialmente competente che provvederà ad inserirla in un apposito registro telematico accessibile anche alle altre Pubbliche Amministrazioni, realizzando così una semplificazione del procedimento ed una integrazione del patrimonio informativo.Orari - Sarà facoltà del Comune fissare dei limiti di apertura e chiusura dei centri, sulla base di indirizzi generali individuati dalla Giunta regionale. In attesa dell’approvazione di tali disposizioni, si prevede un regime di orari analogo a quanto previsto per la generalità degli esercizi commerciali, e cioè un massimo di 13 ore comprese tra le 7 e le 22 (in base al Decreto Legislativo 114/98), osservando la chiusura domenicale e festiva. Il provvedimento demanda, inoltre, la facoltà ai Comuni, così come previsto per gli altri esercizi commerciali, di concedere una proroga fino alle 24 sull’orario di chiusura, purché ci sia la richiesta degli esercenti. In ogni caso l’orario di apertura dell’esercizio dovrà essere esposto al pubblico e comunicato al Comune.Localizzazione - Sarà ancora il Comune a individuare gli ambiti territoriali dove ammettere la localizzazione del phone center e a definire la disciplina urbanistica cui l’apertura dello stesso è subordinata. Particolare riferimento verrà fatto alla disponibilità di parcheggi nell’area, alla compatibilità con le altre funzioni urbane e agli effetti sulla viabilità.Igiene e sicurezza - La legge individua poi i requisiti igienico-sanitari idonei a tutelare la salute dei lavoratori e degli utenti dei centri di telefonia, che Comuni e Aziende Sanitarie Locali faranno rispettare tramite i regolamenti edilizi e di igiene (dimensione, salubrità e aerazione dell’ambiente; presenza di adeguati servizi igienici per personale e utenti; fruibilità del servizio per i disabili e rispetto della normativa in materia di barriere architettoniche; rispetto della legge 626 sulla sicurezza dei luoghi di lavoro).Tali requisiti garantiscono di fatto il rispetto di standard analoghi a quelli degli esercizi commerciali e dei pubblici esercizi e sono commisurati all’elevato transito di persone che si verifica in questi centri.Revoca - Vengono poi fissati i casi in cui sarà possibile la revoca dell’autorizzazione qualora manchino o vengano a mancare i requisiti richiesti e le modalità di erogazione delle sanzioni.Polizia Locale - Previsti anche compiti «di vigilanza e controllo» della Polizia Locale «ai fini della ordinata e civile convivenza e della qualità della vita locale», attraverso «la prevenzione e il contrasto di situazioni e comportamenti» contrari alle norme, fino alla richiesta di intervento delle Forze dell’Ordine, ove necessario.Per i centri di telefonia in sede fissa già operativi, è previsto un anno di tempo per mettersi in regola con le prescrizioni della legge.(21/02/2006)

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