Yara, stop alle proroghe
A inizio agosto gli esiti al pm

Stavolta ci siamo. Non verrà chiesta nessuna ulteriore proroga per la consegna della relazione sull'autopsia di Yara al pubblico ministero da parte dell'anatomopatologa Cristina Cattaneo. Nella prima settimana di agosto gli esiti arriveranno in procura.

Stavolta ci siamo. Non verrà chiesta nessuna ulteriore proroga per la consegna della relazione sull'autopsia di Yara al pubblico ministero da parte dell'anatomopatologa Cristina Cattaneo. Tra una decina di giorni, nella prima settimana di agosto, gli esiti arriveranno in procura: a cinque mesi dall'autopsia, e con in mezzo due proroghe chieste e ovviamente concesse, gli inquirenti potranno ora avere in mano la relazione tecnica sulla morte della tredicenne di Brembate Sopra, rapita e uccisa il 26 novembre e ritrovata il 26 febbraio in un campo di via Bedeschi a Chignolo d'Isola.

L'ipotesi che potesse essere chiesto un ulteriore mese di proroga, circolata nei giorni scorsi, sembra dunque senza fondamento. La prossima settimana è previsto un summit tra tutti gli inquirenti impegnati nel caso da fine novembre, proprio in vista dell'arrivo della relazione, in programma per la settimana successiva.

Ma cosa conterrà il documento che la dottoressa Cattaneo invierà al pm Letizia Ruggeri? Il riserbo è chiaramente assoluto. L'autopsia dovrebbe aver chiarito molti dubbi sulla dinamica e le circostanze dell'omicidio di Yara. Ma da indiscrezioni sembra che una causa precisa della morte non sia emersa con chiarezza: si parlerebbe invece di una serie di concause che avrebbero portato al decesso della tredicenne.

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