Cromo, 30 campionamenti dell'Asl
Niente contaminazioni di alimenti

Sono già 30, sui 50 previsti, i campionamenti eseguiti dall'Asl di Treviglio, dall'inizio dell'anno, per monitorare la situazione dell'inquinamento da cromo esavalente nella campagna a nord della città. Lo rende noto l'ufficio Ambiente del Comune.

Sono già 30, sui 50 previsti, i campionamenti eseguiti dall'Asl di Treviglio, dall'inizio dell'anno, per monitorare la situazione dell'inquinamento da cromo esavalente nella campagna a nord della città. Lo rende noto l'ufficio Ambiente del Comune, rispondendo a una richiesta di Legambiente sul monitoraggio della presenza dell'inquinante e delle sue (eventuali) ripercussioni dell'uso dell'acqua per l'abbeveraggio degli animali e per l'irrigazione dei campi.

Il dato relativo al campionamento eseguito in due occasioni, il 1° e il 21 giugno, in un pozzo privato della campagna a nord di Treviglio (al confine con Arcene) è di 170 microgrammi per litro, più alto rispetto ai 128 microgrammi rilevati dal campionamento eseguito recentemente sempre nello stesso pozzo. Nonostante il valore più alto rispetto ai 50 microgrammi per uso umano e i 100 (non previsti dalla legge ma «consigliati» nel settore) per l'uso zootecnico e agricolo, non ci sarebbero contaminazioni di alimenti.

«Stando alle prime risultanze dello studio dell'Istituto zooprofilattico sperimentale di Brescia - scrive Pierluigi Assolari, dirigente dell'ufficio Ambiente - non risulta, per ora, alcuna contaminazione delle matrici alimentari (frutta, verdura, carni, latte) da cromo esavalente per effetto dell'utilizzo di acqua con tale sostanza».

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