Val Brembana casa del camoscio
È l'area più popolata della Lombardia

Che il camoscio fosse di casa in Valle Brembana lo si vedeva. Gli incontri ravvicinati durante le escursioni verso il monte Aga, nei pressi del rifugio Benigni o sopra il rifugio Fratelli Calvi sono abbastanza frequenti. Ma che il comprensorio brembano fosse l'area più densamente popolata della Lombardia e ormai tra le più ricche sulle Alpi, forse era ancora poco noto. Ora, però, ci sono anche i numeri a suffragare una presenza sempre più alta dell'ungulato.

Sono quelli dell'ultimo censimento effettuato dal Comprensorio venatorio alpino della Valle Brembana (con 51 mila ettari il più esteso in Bergamasca, conta 1.097 soci cacciatori di cui 214 appunto sugli ungulati): sull'area censita quest'estate (giugno-inizio luglio) sono stati effettivamente visti 3.657 esemplari di camoscio (poco più di uno ogni dieci ettari), rispetto ai 3.043 del 2009 e ai 3.244 della scorsa estate. «Un censimento che si basa sui capi visti in tutte le aree vocate – dice il presidente del Comprensorio Alessandro Balestra – quindi con numeri più realistici rispetto ad anni fa, quando si prendevano in esame solo alcuni settori, per poi fare una stima sul resto del territorio». E i numeri dicono che in Valle Brembana abbiamo una media di poco più di un camoscio ogni dieci ettari. «Un numero molto elevato – continua Balestra –. Sicuramente la densità maggiore in Lombardia e tra le più alte sull'arco alpino, dove la media di riferimento è di 4-6 esemplari ogni cento ettari». Sulle Alpi le zone più popolate sono considerate il Trentino Alto Adige, il Veronese e il Piemonte.

© RIPRODUZIONE RISERVATA