Disperso in mare a Rimini
Trovato il corpo di Stefano

L'hanno trovato nella mattinata di martedì 30 agosto, dopo oltre un giorno di ricerche. Il corpo senza vita di Stefano Belotti, il ragazzo 32enne di Costa di Mezzate disperso in mare a Rimini domenica, è stato individuato a un miglio dalla costa.

L'hanno trovato nella mattinata di martedì 30 agosto, dopo oltre un giorno di ricerche che sono continuate anche tutta la notte tra lunedì e martedì. Il corpo di Stefano Belotti, il ragazzo 32enne di Costa di Mezzate disperso in mare da domenica sera, è stato individuato a un miglio dalla costa, in direzione proprio del bagno 53 dove si era immerso in acqua.

L'avvistamento intorno alle 7.10, è seguito il recupero del corpo che è satto tarsferito all'obitorio di Rimini. Informata subito la famiglia e l'albergo dove il giovane da tre anni trascorreva un periodo di vacanze. «Mi hanno telefonato questa mattina - racconta il titolare dell'hotel Canada -, siamo molto addolorati per questa morte, Stefano era un bravissimo ragazzo che ormai conoscevamo bene e che ci faceva piacere ospitare in agosto». Al via ora le pratiche per il trasferimento della salma a Costa di Mezzate dove saranno celebrati i funerali.

Stefano era entrato in mare domenica sera, per fare il bagno nonostante le alte onde. A dare l'allarme della scomparsa era stato proprio il titolare dell'Hotel Canada. A Rimini lunedì mattina era arrivato anche il padre del trentatreenne, che aveva seguito da vicino le ricerche per tutta la giornata di lunedì per poi tornare a casa a dare conforto alla moglie.

Stefano Belotti, 33 anni, viveva a Costa di Mezzate e lavorava con il padre in una ditta che si occupa di macchine per il legno. Era il terzo anno che alloggiava all'Hotel Canada dove sarebbe dovuto ripartire nella mattinata di lunedì 29, dopo essere arrivato lo scorso 19 agosto: «A dare l'allarme sono stato proprio io dopo aver notato che il ragazzo non si presentava per la cena - ha raccontato il titolare dell'albergo Bruno Cecconi -. Dei clienti dell'hotel l'avevano visto in spiaggia che si avventurava in mare intorno alle 18.30. Il mare però era molto mosso e c'era bandiera rossa».

Subito quindi la segnalazione al bagnino del Bagno 53: «Il mare era molto mosso e la bandiera rossa segnalava il pericolo - ha raccontato Matteo Mambelli -. Il servizio di sicurezza è effettuato però fino alle 18.30».
Gli abiti del giovane erano stati ritrovati sotto il suo ombrellone, dove li aveva lasciati nel tardo pomeriggio. Immediate sono scattate le ricerche che sono proseguite senza sosta anche nella notte e fino al ritrovamento avvenuto intorno alle 7.10 di martedì: sono state impegnate cinque motovedette, un battello pneumatico della Guardia Costiera, una motovedetta dei carabinieri, un elicottero, un gommone oltre alle moto d'acqua dei vigili del fuoco.

A Porto Garibaldi (costa Ravennate), invece, la Guardia costiera ha trovato a 40 metri dalla riva il cadavere di un uomo di 49 anni le cui ricerche erano in corso da ieri. L'uomo, secondo quanto si è appreso al Comando generale della Capitanerie di Porto, era uscito insieme in mare insieme a due donne con un pattino e si era tuffato per fare un bagno quando, all'improvviso, le due donne non lo hanno più visto ed hanno dato l'allarme. Subito sono scattate le ricerche che poco fa hanno portato al ritrovamento del cadavere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA