Levate, al Country Ranch
galoppano i cavalli dimenticati

«Non esistono cavalli inutili». Roberta Bianchi, 40 anni, presidente del Country Ranch di Levate spiega così il motivo della sua missione: accogliere nella sede dell'associazione, la Cascina di Sopra di Levate, cavalli con problemi fisici.

«Non esistono cavalli inutili». Roberta Bianchi, 40 anni, presidente dell'associazione Country Ranch di Levate spiega così il motivo della sua missione: accogliere nella sede della sua associazione, la Cascina di Sopra di Levate dove vive insieme alla sua famiglia, cavalli con problemi fisici.

«Sono cavalli che nessuno vuole – spiega – perché non più adatti a nessuna particolare funzione e che quindi, per i loro costi di mantenimento, vengono considerati solo un peso. In realtà però possono dare ancora tanto». Come Levante, l'ultimo cavallo arrivato alla Cascina di Sopra, un Quarter horse di sette anni destinato a diventare un cavallo circense. Un destino che non ha potuto seguire per una malformazione, chiamata mancinismo, alle zampe anteriori che comunque non gli ha impedito di imparare alcuni numeri come far l'inchino (reverance), impennarsi a comando (levade) e portare al suo addestratore un bouquet di fiori. Numeri che insieme alla sua padrona eseguirà al Mondo western della Fiera di Sant'Alessandro a Bergamo.

L'associazione Country Ranch sarà a Bergamo anche con Patrick, un pony Mini Shetland alto 60 centimetri di 9 anni: grazie a lui Roberta, istruttore di pony, da anni porta avanti il progetto didattico «Gli amici di Patrick» che nelle scuole di infanzia e elementari del territorio introduce i bambini nel mondo dell'equitazione.

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