Schianto mortale in Valle del Riso
Domenica confermata la gara

Al Memorial Fausto Duci si correrà comunque, nonostante la tragedia che  venerdì 2 settembre è costata la vita al 21enne lucchese Simone Bertoncini: la decisione è stata presa sabato mattina.

Al Memorial Fausto Duci si correrà comunque, nonostante la tragedia che  venerdì 2 settembre è costata la vita al 21enne lucchese Simone Bertoncini: la decisione è stata presa sabato mattina, a seguito di un incontro tra gli organizzatori, i diversi team partecipanti ed i piloti iscritti alla competizione.

Nell'incidente - avvenuto alle 17.30 circa di venerdì 2 settembre tra Oneta e Zambla Alta lungo il tracciato predisposto per il Memorial, che interessa il tratto tra la frazione Cantoni di Oneta e il passo di Zambla  - è rimasto ferito anche un secondo motociclista, R.R., 36enne di origini comasche ma residente in provincia di Vicenza: l'uomo ha riportato diverse fratture, ma non è in pericolo di vita.

Viaggiava verso il passo di Zambla, invece, Simone Bertoncini morto nell'incidente: il giovane - residente a Barga (Lucca) - era iscritto ad un motoclub toscano ed avrebbe dovuto partecipare alla gara di domenica, ma al momento del fatale incidente era in sella ad una regolare moto da strada, una Aprilia 250.

Lo schianto, oltre ad aver bloccato la strada per oltre due ore, ha sollevato diverse critiche sulla sicurezza del tracciato. Al momento dello scontro, infatti, gli organizzatori stavano predisponendo lungo il tracciato i sacchi di paglia per la sicurezza, ma era severamente vietata per regolamento la prova dei mezzi da competizione prima di sabato, giornata dedicata alle prove del percorso. Ciononostante, alcune segnalazioni hanno testimoniato come più di un motociclista utilizzasse il percorso con mezzi non abilitati alla circolazione regolare perché privi di targa e di come non ci fosse alcun segnale che avvisasse automobilisti e fruitori della strada di rallentare. Critiche che tuttavia non accettano gli organizzatori del Memorial: «Il Memorial Fausto Duci è considerato una delle più sicure tra le competizioni di questo tipo - dicono -, perché la strada è più larga di quelle abitualmente utilizzate per le corse in montagna».

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 4 settembre

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