A Bergamo è attiva la telecardiologia rete di emergenza per malati di cuore

Dal 19 settembre è attiva a Bergamo e provincia la telecardiologia, una rete di emergenza per la diagnosi ed il trattamento della sindrome coronarica acuta messa in campo dal 118 di Bergamo, grazie alla realizzazione di un progetto voluto e promosso dall’Asl di Bergamo e all’impegno degli Ospedali Riuniti, delle Cliniche Humanitas Gavazzeni, del policlinico San Marco di Zingonia e dell’azienda ospedaliera di Treviglio. Dopo l’attivazione di defibrillatori avanzati per il trattamento dell’arresto cardiaco, la rete, con l’avvento della telecardiologia e grazie ai cardiologi ed emodinamisti dei Riuniti e degli altri ospedali coinvolti, si rafforza di monitor multiparametrici capaci di trasmettere dati e informazioni in tempo reale.

Sono state predisposte quattro stazioni riceventi Lifenet RS in Ospedali attrezzati (nella sede di Largo Barozzi degli Ospedali Riuniti di Bergamo e negli ospedali di Treviglio, Humanitas Gavazzeni e Policlinico San Marco di Zingona.) ai quali la Centrale Operativa 118 inoltra gli elettrocardiogrammi effettuati dal proprio personale sul territorio ai pazienti con sospetta patologia cardiaca. Alla rete telematica partecipa anche il Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro cooperando con il Policlinico di Zingonia per la consulenza cardiologica.

Il sistema con defibrillatori avanzati LIFEPACK 12 e stazioni riceventi LIFENET RS è il solo a produrre una trasmissione del dato che è l’unica a essere considerata «medico-diagnostica». In pratica è come se il cardiologo si materializzasse davanti al paziente in viaggio sull’ambulanza, perché la distanza fra la striscia di carta che esce dal defibrillatore e le mani del cardiologo viene annullata. Il cardiologo può usare la stampa del dato che riceve in remoto come certificato medico.

Spiega il dott. Carlo Bonometti, Commissario Straordinario dei Riuniti: «La rete telematica è il frutto del lavoro di ospedali ed Asl, tecnici cardiologi ed emodinamisti riuniti a favore di un progetto salvavita, in grado di far risparmiare minuti preziosi per il paziente. Per l’azienda è stato un impegno economico molto importante di 180 mila euro a favore di un sistema delicato e sofisticato di soccorso e trattamento».

(22/09/2005)

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