Gandi (Pd): “Via Autostrada e Gleno:
dall'amministrazione festival dell'ipocrisia»

«Al di là del giudizio, che ciascuno di noi ha, dell'edificio in costruzione lungo la via Autostrada, un fatto è pacifico: le dichiarazioni del sindaco e degli altri esponenti dell'attuale amministrazione sono il festival dell'ipocrisia». Lo scrive il consigliere comunale del Pd, Sergio Gandi.

«Una volta lette le lettere pervenute dai cittadini - consinua Gandi -, si è prodotta una gara, all'interno della maggioranza, per chi levasse con più evidenza la sua critica nei confronti dell'intervento, in relazione al fatto che oscurerebbe il profilo di Città Alta. Peccato che, negli oltre due anni trascorsi del suo insediamento, l'amministrazione in carica non se ne sia mai occupata. Mai.

L'unico elemento giunto all'attenzione del consiglio comunale di Bergamo è stato, infatti, in questi due anni, quello relativo agli standard urbanistici, visto che la giunta Tentorio ha deciso di sostituire, quanto agli standard a carico del costruttore, una scuola per l'infanzia ai previsti impianti sportivi.

Null'altro è accaduto. Anche l'originaria contrarietà al PII è stata dettata non certo dalla motivazione oggi estratta dal cilindro, ma da considerazioni di diversa natura.

Un altro profilo che colpisce è che, diversamente da quanto accaduto per l'ex-Enel e il PII Sace, l'amministrazione non ha assunto iniziative che cambiassero, anche solo rispetto alle altezze, il previsto intervento. A più riprese sindaco e assessore all'Urbanistica si sono gloriati per essere riusciti, così ci hanno detto, a modificare - anche se solo parzialmente - tali interventi: evidentemente, la stessa energia non l'hanno messa per il PII Autostrada.

La disattenzione non è, tuttavia, una loro prerogativa: alla Sovrintendenza – intervenuta a spiegare che sarebbe stato opportuno interpellarla a fronte di un intervento così delicato – vorremmo chiedere perché, in quel caso specificamente interpellata, abbia dato parere positivo alla realizzazione dei due dehors collocati a largo Rezzara e piazza Pontida, le cui vele, bianco riflettenti e pesantemente ingombranti, sono giunte a deturpare quegli splendidi spazi, con conseguente sollevazione dei residenti (e lettere di protesta ai giornali).

Ovviamente, in questo caso, con buona pace di sindaco e assessori, attenti ai profili estetici e paesaggistici solo se riguardano iniziative altrui e indifferenti, invece, se le scelte sono loro.

Una nota, infine, alle osservazioni dell'assessore Belotti, che ha richiamato l'attenzione sull'intervento relativo al Nuovo Gleno. Va detto, innanzi tutto, che proprio le scelte gestionali indotte dall'amministrazione Bruni e la pervicace volontà del presidente e del direttore della Fondazione hanno consentito di rimediare al disastro finanziario che l'amministrazione Veneziani (di cui Tentorio era vice-Sindaco) aveva generato.

Il progetto di consolidamento del bilancio della Fondazione, che solo può garantire un futuro certo ad un servizio essenziale per la città, passa anche attraverso la realizzazione del Nuovo Gleno, che doterà la Fondazione di una struttura all'avanguardia, in grado di rispondere in maniera compiuta, per i prossimi decenni, ai bisogni dell'utenza. Non dimentichiamolo.

Il fatto che siano previste due “torri” all'interno del progetto non desta particolare allarme in un'area in cui non vi sono insediamenti e alla luce del fatto che esse sono state progettate in modo tale da creare un cuneo ottico che non alteri la visuale di Città Alta.

Tutti noi siamo attenti alla necessità di evitare il consumo di suolo, così come all'esigenza di preservare il paesaggio (non così molti Sindaci della Lega, vedasi Seriate o alcuni Comuni della Bassa), ma siamo contrari ad una visione per la quale qualsiasi intervento che superi l'altezza reputata accettabile dalla Lega sia di per sé criticabile.

Non si può essere drastici su un eventuale sviluppo anche in altezza di Bergamo, ma con intelligenza valutare la compatibilità dei singoli interventi con le caratteristiche del nostro territorio».

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