Operaio morì nel cantiere dell'ospedale
Il gip rinvia a giudizio cinque indagati

Rinvio a giudizio per i 5 indagati per la morte di Mario Soggiu, avvenuta a causa di un infortunio nel cantiere del Nuovo Ospedale di Bergamo il 15 luglio 2009. Il giudice per le indagini preliminari Patrizia Ingrascì ha così accolto la richiesta del Pm.

Rinvio a giudizio per i 5 indagati per la morte di Mario Soggiu, avvenuta a causa di un infortunio nel cantiere del Nuovo Ospedale di Bergamo il 15 luglio 2009. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bergamo, Patrizia Ingrascì ha così accolto la richiesta del Pm. La prima udienza per l'inizio del dibattimento è stata fissata per il prossimo 5 dicembre.

Sulla vicenda interviene Mirco Rota, segretario generale Fiom Cgil Lombardia con una nota nella quale ricorda «quanto accaduto alla vedova Mariangela Stoccoro in Soggiu, residente ad Alghero, che per due anni non ha ricevuto l'indennità per la morte del marito a causa del rifiuto dell'Inail di Sassari. Il mese scorso, grazie anche all'insistenza dei legali della Fiom Cgil, l'Inps ha fatto marcia indietro e ha riconosciuto la prestazione».

«Dopo aver vinto la causa di Sassari - aggiunge Rota - è estremamente importante il risultato ottenuto oggi. A partire dalla prossima udienza faremo in modo di dimostrare che quello dell'Ospedale di Bergamo non era un cantiere modello ma un luogo in cui le fondamentali norme di sicurezza non erano assolutamente rispettate e dove i lavoratori si trovavano in una situazione pesantemente a rischio. Dimostreremo anche che per quanto accaduto a Soggiu ci sono delle precise responsabilità».

Per rendersene conto, continua Rota, «basta dire che su tutte le torri dell'ospedale non erano presenti parapetti e protezioni a norma di legge e in tutto il cantiere, grande 320mila metri quadri, era pressoché inesistente la segnaletica per orientarsi». E' assolutamente necessario, conclude Rota, «che si approfondisca e si faccia finalmente chiarezza per quanto accaduto nel più importante cantiere pubblico della provincia di Bergamo».

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