Isso, Covo e Fara sono pronti:
«Tagli e Patto? Noi ci fondiamo»

Prove tecniche di fusione: i precursori della Bergamasca stanno nella Bassa orientale: Isso, Fara Olivana con Sola e Covo ci stanno pensando, sul serio. L'obiettivo è di dare origine, nella Bassa orientale, a un unico Comune nei cui confini abiterebbero 6.133 abitanti in tutto.

Prove tecniche di fusione: i precursori della Bergamasca stanno nella Bassa orientale: Isso, Fara Olivana con Sola e Covo ci stanno pensando, sul serio. L'obiettivo è di dare origine, nella Bassa orientale, a un unico Comune nei cui confini, stando ai dati anagrafici attuali, abiterebbero 6.133 abitanti in tutto: i 4.140 di Covo più i 1.329 di Fara Olivana con Sola e i 664 di Isso.

Che la parola «fusione» non spaventasse più di tanto, da queste parti, lo si era capito da quel «finalmente» pronunciato dal sindaco di Isso (paesino interessato dal provvedimento), Gianpietro Boieri. Era Ferragosto, all'indomani dell'annuncio che la Finanziaria avrebbe disposto la soppressione dei Comuni sotto i mille abitanti.

Mercoledì mattina Boieri, recatosi in Regione insieme a Diego Recanati, collega di Fara Olivana con Sola, per questioni legate al tracciato della Tav, ne ha approfittato per consegnare ai funzionari dell'assessorato al Territorio un documento di analisi sulla fusione.

«L'iter prevede che la Regione valuti la proposta di fusione e, su questa base, indìca un referendum consultivo, non vincolante, fra le popolazioni interessate. Il risultato della consultazione andrebbe al vaglio del Consiglio regionale che in ultima istanza decide, con una legge, se accordare o meno la fusione».

I vantaggi della fusione? Boieri fa un esempio pratico. «Il solo fatto di portare da tre a uno i sindaci, la Giunta, il Consiglio, tecnico e segretario comunale e il revisore dei conti - precisa - comporterebbe un risparmio annuo di 200 mila euro. Per quanto riguarda gli edifici pubblici, per una determinata funzione potremmo investire su un solo stabile e riconvertire a diverse funzioni gli altri due».

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