Cronaca
Lunedì 17 Ottobre 2011
Poste, black out informatico
E' già il terzo in cinque mesi
Per la terza volta in cinque mesi gli uffici postali di buona parte della provincia hanno registrato un nuovo black out che ha mandato su tutte le furie i clienti, impossibilitati a eseguire versamenti e altre operazioni, e rimanendo in coda e in inutile attesa.
Per la terza volta in cinque mesi gli uffici postali di buona parte della provincia hanno registrato un nuovo black out che ha mandato su tutte le furie i clienti, impossibilitati a eseguire versamenti e altre operazioni, e rimanendo in coda e in inutile attesa.
All'apertura degli uffici, alle 8.30 i primi problemi al sistema informatica. In alcuni casi, il black out è stato risolto nel giro di un'ora, in altri nella tarda mattinata, ma dopo mezzogiorno altri uffici erano ancora alle prese con gli inghippi informatici.
Analoghi episodi si erano già verificati in coincidenza con il ponte festivo del 2 giugno, circostanza quest'ultima che aveva finito per accentuare i disagi nei cittadini, e all'inizio di agosto, in concomitanza con la scadenza dei pagamenti di alcune tasse (es. rifiuti).
Negli uffici postali, qualcuno si è spazientito, altri hanno preferito rivolgersi altrove, come al centralino del nostro giornale per segnalare il disservizio
Va da sè che i responsabili di simili inconvenienti tecnici non sono i dipendenti allo sportello, ai quali tocca anche subire l'ira dei clienti, tuttavia alle rituali scuse, Poste Italiane - a questo punto - visto il ripetersi degli episodi dovrebbe procedere ad opportune verifiche in modo da dare un servizio puntuale ai clienti.
A questo proposito Poste Italiane - poco dopo le 16,30 - ha emesso un comunicato nel quale conferma «che questa mattina, a causa di problemi di rete, gli uffici postali hanno avuto difficoltà all'apertura del servizio».
«I problemi - conclude la nota - sono stati prontamente risolti, riattivando progressivamente l'operatività: il funzionamento del servizio è regolare. Poste Italiane si scusa per gli eventuali disagi».
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