Facevano danni «perchè annoiati»
5 ragazzi «condannati» a lavorare

Hanno svuotato gli estintori. Hanno srotolato le manichette degli impianti antincendio dei parcheggi di via Roma a Bonate Sopra. E solo perché «non sapevamo cosa fare». Identificati dalle telecamere, dovranno risarcire con lavori socialmente utili.

Hanno svuotato gli estintori. Hanno srotolato le manichette degli impianti antincendio dei parcheggi di via Roma a Bonate Sopra. E tutto solo perché «non sapevamo cosa fare». Si annoiavano i cinque adolescenti, età fra i 13 e i 16 anni.

Però non han considerato gli occhi indiscreti: i parcheggi comunali sono sorvegliati da telecamere. Il Comune li ha rintracciati. Hanno chiesto scusa, ma non basta: pagheranno il danno seguendo una sorta di regola del contrappasso, lavorando fino a dicembre «per il decoro del paese».

Gli autori dell'atto vandalico e del successivo «pentimento» sono cinque adolescenti del paese e di Terno: la prima domenica di settembre si erano riparati dalla pioggia nel parcheggio sotterraneo a fianco del Piccolo Teatro Giuseppe Verdi. Qui hanno prima fumato qualche sigaretta e poi hanno iniziato a divertirsi con un estintore, aprendolo e scaricando la polvere sul corridoio di passaggio delle auto. Una cosa poi fatta con tutti gli estintori, del primo e del secondo piano. Non contenti, hanno srotolato le manichette antincendio e buttato le lance per terra. Sono stati i dipendenti comunali a trovare l'area sottosopra. È stata avvisata la polizia locale.

«Oltre all'atto vandalico, mettere fuori uso gli estintori ha messo a rischio i parcheggi. – dice il sindaco Michela Gelpi –. Subito l'agente Roberto Filippi ha iniziato a visionare i filmati delle telecamere. Con pazienza, ha memorizzato alcuni dettagli: capigliatura dei ragazzi, abiti, una bicicletta blu elettrico». È stato così individuato, dopo alcune settimane, uno degli autori. E a seguire gli altri. 

Il sindaco ha quindi convocato i genitori. «Sono stati collaborativi. Hanno pagato i danni di ricarica e hanno trovato giusto che i ragazzi venissero puniti. Un pomeriggio la settimana, quando saranno liberi dagli impegni scolastici, i ragazzi dovranno prestare la loro opera in lavori socialmente utili».

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