Case universitarie, sì al progetto
ma i finanziamenti non ci sono

Ha avuto parere favorevole dalla Regione Lombardia il progetto dell'Aler di Bergamo di edilizia popolare rivolta agli studenti che decidono di frequentare l'Università di Bergamo. Ma i finanziamenti non ci sono.

Residenze per universitari, docenti e ricercatori nella vicinanze del polo scientifico tecnologico. Ha avuto parere favorevole dalla Regione Lombardia il progetto dell'Aler di Bergamo di edilizia popolare rivolta agli studenti che decidono di frequentare l'Università di Bergamo o che si trasferiscono nella nostra provincia per fare ricerca intorno ai laboratori di sviluppo e innovazione a Stezzano.

Il progetto, che prevede un investimento di oltre 20 milioni di euro, dopo il passaggio in Regione verrà presentato al ministero dell'Istruzione, università e ricerca (Miur) per accedere a un cofinanziamento fino al 50 per cento dell'importo complessivo.

Il cantiere prevederebbe 240 posti letto per i giovani che vengono a studiare a Bergamo e coprirebbe abbondantemente la richiesta attuale di alloggio da parte degli studenti che, al netto dei posti disponibili, è stimata intorno ai 200 posti letto.

Ma il condizionale è d'obbligo: la Regione infatti ha ricevuto ben 20 domande di progetti di edilizia universitaria tutti valutati positivamente con un investimento complessivo di oltre 250 milioni di euro. Il Miur dovrebbe coprire fino alla metà di questo importo e la Lombardia non è naturalmente l'unica regione ad aver avanzato dei progetti. «Un progetto destinato a rimanere sulla carta» conferma infatti Bruno Marzia, direttore dell'Aler Bergamo.

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