Inail: meno infortuni mortali
Erano 20 nel 2009, 14 nel 2010

La banca dati e statistiche dell'Inail ha reso noti i numeri degli incidenti sul lavoro nel 2010 e il bilancio parla di un sensibile miglioramento sul fronte degli incidenti mortali che a Bergamo e provincia lo scorso anno sono stati 14 contro i 20 del 2009.

Tra l'altro 8 dei 14 decessi del 2010 sono avvenuti in strada, diversi dei quali nel tragitto casa-lavoro, per cui non sono imputabili espressamente a lacune e disorganizzazione sul luogo del lavoro. Sul podio delle categorie più a rischio il settore edile, al secondo posto le industrie dei metalli e al terzo i trasporti.

Anche gli infortuni non mortali sono diminuiti, anche se in questo caso si tratta di una riduzione lieve, parliamo di un -0,21%. Sono invece aumentati gli incidenti sul lavoro che hanno come sfortunati protagonisti gli stranieri: +2,7% e il dato è confermato a livello regionale.

Le malattie contratte sul posto di lavoro sono aumentate del 20%, ma secondo l'Inail si tratta di un dato da considerare positivo perché sono malattie che una volta non venivano nemmeno alla luce, mentre ora emergono, anche grazie alla collaborazione tra medici di base, Asl e ospedali. Se prima le malattie erano essenzialmente da ricondurre ad ipoacusie da rumore, ora si parla soprattutto di problemi muscolari.

Un dato «strano» e abbastanza inspiegabile è quello relativo agli infortuni del settore «Gestione conto Stato», ovvero gli infortuni che riguardano gli statali: se a livello nazionale sono aumentati dello 0,78%, a livello regionale l'incremento è stato del 4,61% e nella Bergamasca addirittura dell'8,05%.

Infine, questa è la Settimana europea della sicurezza e a Bergamo giovedì 27 ottobre si terrà un seminario internazionale sulle gestione del lavoro in ambito edilizio.