Salvata cardiopatica di 11 anni
Intervento difficilissimo ai Riuniti

«È quasi incredibile che sia viva: viste le sue condizioni Brenda sarebbe dovuta essere morta da anni». Giancarlo Crupi, il cardiochirurgo degli Ospedali Riuniti che l'ha operata, parla della sua piccola paziente come di un caso eccezionale.

«È quasi incredibile che sia viva: viste le sue condizioni Brenda sarebbe dovuta essere morta da anni». Giancarlo Crupi, il cardiochirurgo degli Ospedali Riuniti che l'ha operata, parla della sua piccola paziente come di un caso eccezionale.

Brenda Magaly Rivas Hernandy è una ragazzina di 11 anni di El Salvador, nata con una cardiopatia congenita che, se non corretta, porta alla morte il 90% dei bimbi nei primi 4 anni di vita. Brenda è sopravvissuta molto più a lungo senza aver mai fatto un'operazione chirurgica, fino a quando il suo caso è stato preso a cuore dall'associazione Gift of life Italy, in un programma in collaborazione con la Regione Lombardia.

Lo scorso mercoledì Brenda è stata sottoposta ai Riuniti a un intervento durato nove ore, di cui ben sette di circolazione extracorporea. Ora la bambina sta bene. A operarla l'équipe guidata dal dottor Crupi, con Lorenzo Galletti, Francesco Seddio, Duccio Federici, l'anestesista Giovanni di Dedda, i perfusionisti Francesca Gasperini e Vincenzo Bruno e gli strumentisti Francesca Lazzaroni e Hana Horackova.

L'intervento è consistito nella separazione dei due atri del cuore e dei due ventricoli e della valvola che li unisce. Inoltre è stata ricostruita la valvola che collega cuore e polmone. Si tratta di un'operazione che di solito si fa entro i primi due anni di vita.

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