Ressa di centri commerciali
In stand-by quello di Ponte

Pronti, via: ex Città mercato di Bergamo-via Carducci, centro commerciale di Curno, mettiamoci anche il polo «Le Vele» nelle vicinanze, poi Esselunga Curno, polo intermodale con commerciale di Ponte San Pietro (anche se non c'è ancora), Continente, ex Losa (lavori in corso).

Pronti, via: ex Città mercato di Bergamo-via Carducci, centro commerciale di Curno, mettiamoci anche il polo «Le Vele» nelle vicinanze, poi Esselunga Curno, polo intermodale con commerciale di Ponte San Pietro (anche se non c'è ancora), Continente, ex Losa (lavori in corso).

Il viaggio nella zona ovest di Bergamo, dal capoluogo ad Ambivere, è lungo poco più di dieci chilometri. In cui una cosa è fuor di dubbio: hai l'imbarazzo della scelta, se vuoi fare la spesa. Di alimentari e non. Muovendosi su un'unica direttrice, ovvero la Briantea, dalle porte di Bergamo all'Isola si trovano, con affaccio diretto o poco in là, qualcosa come sette poli commerciali fra già presenti, inaugurandi, in progetto.

Il tutto con sostanzioso contorno (sono almeno dieci) di medie distribuzioni. Forse per questo (sommato alla crisi?) si registra oggi una battuta d'arresto (ma c'è chi la chiama pausa di riflessione) sul piano, fra i sette, ancora in fase urbanistica: il polo di Ponte San Pietro.

A Mapello il Continente è fresco d'inaugurazione, nell'area ex Losa si punta all'apertura nel 2013. È il momento di portare un grande market anche su Ponte San Pietro, area Villa Mapelli? La domanda sorge spontanea. E il progetto potrebbe cambiare pelle. Il retroscena è questo: il polo intermodale utile ai cittadini di Ponte e dell'Isola si può realizzare con tutti i crismi se un privato partecipa all'operazione.

Il privato c'è, è la Sice srl, che ha presentato una contropartita, cioè l'area commerciale al confine con la ferrovia. In zona si prevede anche un supermercato, pare Esselunga. Pare, perché conferme ufficiali non ne sono mai arrivate, comprendeva, al passato, perché il marchio che aveva mostrato interesse avrebbe fatto sapere di non essere più della partita.

Nonostante la tegola, il progetto resta in piedi: gli enti pubblici tengono molto al polo intermodale, cui hanno riservato anche fondi. Il costruttore ha acquisito le aree e ottenuto le autorizzazioni. Si tratta quindi di trovare nuovi contenuti alla parte non pubblica. Le trattative e i sondaggi sarebbero in corso.

Leggi di più su L'Eco di giovedì 27 ottobre

© RIPRODUZIONE RISERVATA