Locatelli, 300 lavoratori nella bufera
I sindacati: situazione preoccupante

Qualcuno giovedì dei 300 dipendenti della Locatelli ha lavorato, qualcuno no. Qualche camion è partito per i cantieri, altri sono rimasti parcheggiati. Qualcuno dice che sì, siamo tutti al lavoro. Ma poi qualcun altro dice che è dovuto rimanere a casa.

Qualcuno giovedì dei 300 dipendenti della «Locatelli spa» di Grumello ha lavorato, qualcuno no. Qualche camion è partito per i cantieri, molti altri sono rimasti parcheggiati sui piazzali di via Battisti. Auto di capocantieri e dirigenti se ne vedevano andare e venire, ma dai finestrini solo bocche rigorosamente cucite. Qualcuno dice che sì, siamo tutti al lavoro. Ma poi qualcun altro dice che è dovuto rimanere a casa anche ieri e perdere il secondo giorno di lavoro.

Difficile capire come sono messe davvero le cose sul fronte del lavoro: non dall'azienda, decapitata dei vertici, non dai lavoratori su cui la notizia dell'arresto del titolare Pierluca Locatelli, della moglie e di altri dirigenti è piombata come un fulmine a ciel sereno. «Ci hanno solo detto - dice uno di loro - di far riferimento di giorno in giorno ai nostri caposquadra per capire se dobbiamo presentarci al lavoro oppure no. Io, per esempio, anche ieri, come mercoledì, sono dovuto rimanere a casa».

Ne sanno poco o nulla anche le organizzazioni sindacali di categoria - Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil - , che sono comunque riuscite a ottenere un mezzo appuntamento per lunedì alle 18 nella sede di via Battisti della «Locatelli» a Grumello. «Cercheremo di vederci più chiaro in questa tristissima vicenda – dice Claudio Rottoli di Fillea –. Il problema è che senza vertici facciamo fatica anche a capire chi è l'interlocutore con cui dobbiamo parlare».

«La situazione ci pare molto preoccupante: abbiamo letto che il general contractor di Brebemi interne costituirsi parte civile, quindi in pratica di chiedere i danni all'impresa che sui cantieri dell'autostrada faceva lavorare almeno una cinquantina di dipendenti della "Locatelli". In più l'impianto della Biancinella è sotto sequestro, come alcuni tratti della Brebemi. I dipendenti utilizzati qui, possono sì venire dirottati temporaneamente su altre opere. Ma per quanto?».

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