Aci, la mobilità è un nodo vitale
Caffi: Ma l'assessorato è latitante

«Nella nostra città sembra vi sia una vera e propria latitanza sul tema della mobilità. Pare che l'assessorato che si occupa di questo argomento, sia ormai quasi scomparso». Lo ha detto Mario Caffi rieletto presidente dell'Aci.

«Nella nostra città sembra vi sia una vera e propria latitanza sul tema della mobilità. Pare che l'assessorato che si occupa di questo argomento, che per Bergamo è di vitale importanza, sia nel corso del tempo quasi scomparso».

Così esordisce Mario Caffi, in occasione della sua recente rielezione a presidente dell'Automobile Club di Bergamo, affrontando la tematica del traffico cittadino. «L'inquinamento è solo la conseguenza di un uso non appropriato dei veicoli privati – dice –. Gli automobilisti lascerebbero volentieri a casa, visti anche i costi di gestione ormai stratosferici, le loro autovetture, ma di contro dovrebbero avere delle alternative credibili ed efficienti per spostarsi in città».

«Si potrebbe pensare a un centro con una zona a traffico limitato, ma che non crei disagi a chi lo deve raggiungere o che non danneggi le attività commerciali ma che al contrario le favorisca. Per fare questo – spiega Mario Caffi – è necessario ripensare al trasporto pubblico. Abbiamo in città punti che possono divenire parcheggi, da dove piccoli autobus in pochi minuti portano in centro i cittadini. Mi riferisco solo, ad esempio, al maxiparcheggio della fiera nuova e quello vecchio della Celadina, solo per citarne uno. Offrendo questi servizi, efficienti e rapidi, i cittadini volentieri si spostano con il mezzo pubblico. Proviamo, ad esempio, a pensare se vi fosse un collegamento rapido fra questo parcheggio e gli Ospedali Riuniti, in alcune fasce orarie, quanti benefici ne ricaverebbero i cittadini, il traffico e la qualità dell'aria. Con alcuni semplici provvedimenti si potrebbe infatti svuotare di autoveicoli privati favorendo una maggiore scorrevolezza dei mezzi e un minore inquinamento».

E aggiunge: «La nostra città merita una politica della mobilità seria». Infine anche la questione legata al controllo del traffico: «Sappiamo che la polizia locale svolge un lavoro importante a Bergamo, ma anche in questo caso sarebbe opportuno un coordinamento che veda queste forze dell'ordine impegnate maggiormente laddove ci sono delle criticità del traffico. Non è infatti infrequente assistere a ingorghi o criticità del traffico in alcuni punti di Bergamo, senza che questi siano presidiati dagli agenti».

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