Malvestiti: «Il peggior Natale»
Consumi, -20% a Bergamo

«Il Corriere dice che è stato il peggior Natale degli ultimi undici anni? Per quanto mi riguarda, a Bergamo, è stato il peggior Natale che mi ricordi». Parla sotto il profilo dei consumi Paolo Malvestiti, presidente di Ascom e commerciante.

«Il Corriere dice che è stato il peggior Natale degli ultimi undici anni? Per quanto mi riguarda, a Bergamo, è stato il peggior Natale che mi ricordi». Parla sotto il profilo dei consumi Paolo Malvestiti, presidente di Ascom e commerciante lui stesso, e non usa giri di parole, confermando anche per la nostra provincia la Caporetto delle vendite.

Un calo stimato del 18-20%, in linea col trend nazionale. Anche se qui, nella Bergamasca alle prese con le fabbriche che chiudono o in cassa integrazione, il ridimensionamento delle spese natalizie - regali, cenoni e trasferte compresi - ha pesato più che altrove. Così, se le feste sobrie erano ampiamente annunciate - era stimato un budget di 650 euro a famiglia, con un -7,5% rispetto allo scorso anno -, a bocce ferme, l'«effetto Natale» è stato ancora più debole del previsto.

«Tutti i settori - conferma infatti Malvestiti - sono stati colpiti da una frenata decisamente troppo lunga del consumismo. Ho operato direttamente sul fronte del commercio in questi giorni e ho toccato con mano un crollo del 18-20%. Una situazione che decisamente ci preoccupa».

I più penalizzati sono l'abbigliamento, il calzaturiero e i servizi vari, per i quali la vera prova del nove saranno i saldi imminenti. Quelli veri e «certificati», perché gli sconti anticipati (in molti casi vere e proprie svendite «mascherate») sono stati tutt'altro che proficui.

Anche dal punto d'osservazione di Roberto Amaddeo, ristoratore e responsabile dei pubblici esercizi di Confesercenti, è indubbio «che in giro ci siano meno disponibilità e meno voglia di spendere. La gente è contagiata anche da una sorta di "paura", per cui, oltre alle difficoltà oggettive, non è neanche nello stato d'animo giusto per mettere mano al portafogli».

Difficoltà confermate da Umberto Dolci di Federconsumatori: «È evidente che la gente risparmia dove può. Il problema principale in questo momento è la casa: chi ha contratto un mutuo chiede come può allungarlo o sospenderlo, per non farsi togliere il tetto».

Leggi di più su L'Eco di martedì 27 dicembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA