Inverno anomalo: qualche spruzzata
La vera neve forse a metà gennaio

La prima nevicata del 2012 si è conclusa nel corso della notte scorsa. Saranno quindi solo il gran sereno e il limpido che ci aspettano martedì 3 gennaio a farci riscoprire l'incomparabile emozione che solo un soffice manto di nuova neve al suolo sa dare.

La prima nevicata del 2012 si è conclusa nel corso della notte scorsa. Saranno quindi solo il gran sereno e il limpido che ci aspettano martedì 3 gennaio a farci riscoprire l'incomparabile emozione che solo un soffice manto di nuova neve al suolo sa dare, specie agli animi più nobili.

Meno autopromozionale ma più concreto, in ogni caso elevato, sarà anche il giudizio dei gestori degli impianti e degli sciatori, che finalmente ritrovano le piste in condizioni più normali. Questa piccola euforia nevosa non ci deve però far dimenticare che il nostro Nord Italia sta vivendo una stagione invernale non proprio «normale» dal punto di vista meteo, tormentata da un'insistente corte dell'anticiclone delle Azzorre.

È lui, che spingendosi verso il versante alpino meridionale, obbliga la neve e i turisti a socializzare al meglio sulle nevi svizzere e francesi delle vallate nordalpine. Eppure altri inverni nostrani erano partiti col piede sbagliato, e qui non mi aiuta di certo la memoria. Il primo fiocco di neve di questo inverno, almeno fino all'altro ieri, non era ancora apparso ai 600 metri della stazione di Olmo al Brembo, ma si vide solo nel corso di gennaio anche nelle stagioni 1988 e 1989, e dopo un decennio di regolarità nevosa, ecco ripetersi l'anomalia di nuovo negli inverni del 2001 e del 2002.

Una breve pausa e abbiamo un altro inverno tardivo nel 2006, con la prima neve sui prati di Olmo solo il 24 gennaio, e poi nel successivo 2007. Di certo, il desiderio è che non si debba attendere fino all'11 di febbraio, come successe nell'inverno 1989/'90.

La bizzarria di questo inverno in corso non sta solo nella neve carente, ma anche nel cumulato delle precipitazioni stagionali, che vedono le ultime serie piogge risalire al lontano 8 novembre scorso, quasi due mesi fa, e in questo prolungato periodo di siccità abbiamo il misero contributo di dicembre, che ha provveduto con soli 39 millimetri, contro una sua media mensile di 114 millimetri.

La situazione meteo di questo inizio d'anno si sposta di nuovo da martedì verso il soleggiato stabile, con l'anticiclone delle Azzorre che sta rientrando e che obbligherà di nuovo le correnti dal Nord Atlantico a battere direttamente contro l'arco alpino. Potrebbe essere una cosa non del tutto negativa, per la nostra ultima settimana di vacanze natalizie, perché significa ventilazione da nord e aria asciutta, con aria abbastanza fredda a quota impianti.

Inoltre aria più fredda di origine russa scenderà dopo l'Epifania lungo il versante dell'Adriatico, andando a fare neve solo sull'Appennino meridionale ma lasciando sul Nord Italia un utile freddo, sempre col sole. Più avanti, aumentano le quotazioni per una vera fase invernale, che abbraccerebbe tutta l'Italia nel corso della seconda decade di gennaio.

Occorre quindi pazienza, ma gli amici della neve ne hanno tanta. E ieri sera i fiocchi hanno fatto la loro comparsa proprio a Olmo, ma anche in altre Valli, come a Bossico, a 600 metri di quota.

Roberto Regazzoni

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