Studente di Almè nel super team
della Ferrari a energia solare

Silenziosa, inesauribile, pulita e gratuita. È l'energia solare che, nella corsa australiana dello «World Solar Challenge 2011», ha alimentato la «solar car» Emilia II, un prototipo ideato dal team italiano Onda Solare di cui fa parte anche un bergamasco.

Silenziosa, inesauribile, pulita e gratuita. È l'energia solare che nella corsa australiana da Darwin ad Adelaide dello «World Solar Challenge 2011» ha alimentato la «solar car» Emilia II, un prototipo ideato dal team italiano Onda Solare di cui fa parte anche un giovane bergamasco, Ivan Bonomi, 19 anni, di Almè.

Mobilità ad emissioni zero è l'obiettivo dell'unico equipaggio italiano che con il suo veicolo Emilia II ha sfidato nel deserto australiano 37 team provenienti da tutto il mondo e altrettanti veicoli spinti solo dalla luce. Il bergamasco Ivan Bonomi è approdato a Maranello dal Centro di formazione professionale di Curno.

Dopo il triennio, infatti, visti i suoi brillanti risultati, gli insegnanti gli avevano consigliato di continuare gli studi e una delle proposte era stata proprio quella dell'Ipsia Ferrari. Detto, fatto. Ora Ivan sogna di mettere a frutto gli insegnamenti acquisiti, magari nel campo del rally dove il suo sogno sarebbe quello di lavorare nei team Citroen o Ford.

Ma il suo sogno intanto si chiama Maranello, dove insieme ad altri tre compagni di scuola dell'istituto Ipsia Ferrari e all'insegnante Filippo Sala, referente della scuola per il Progetto Prototipi, ha fatto parte del team «Onda Solare» accanto a tecnici specializzati, ingegneri, artigiani, progettisti, studenti e insegnanti di istituti d'eccellenza superiori ed universitari.

Tremila chilometri di deserto, più della metà dei quali percorsa dal team italiano e dalla solar car Emilia II grazie all'energia solare: una sfida vinta nonostante le condizioni proibitive dell'ambiente australiano che ha riservato ai 37 team partecipanti prima la sorpresa del fuoco e poi quella dell'acqua.

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