«Lussana», una mamma scrive: l’occupazione e il diritto all’istruzione negato agli studenti

gentili signori del comitato genitori del Liceo Lussana,

vi scrive una mamma di un allievo di prima e quindi non avvezza a queste cose, mi scuserete pertanto se sono inopportuna o pedante.

Sto assistendo in questi giorni a un fatto solo sentito e mai sperimentato e mi chiedo come possa accadere e chi o cosa e perchè accada tutto ciò.

Accade che un gruppo non meglio identificato si appropri di un bene pubblico, di un bene che è di tutti, è mio e soprattutto di mio figlio che in questi giorni è obbligato ad alzarsi presto alla mattina per nulla, che non può esercitare il suo diritto all’istruzione, che non può recarsi contro la sua volontà in un luogo in cui ha il diritto e il dovere di recarsi. Diritto e dovere, cosa recepisce mio figlio che dopo molti anni di «prediche» sul dovere assiste a queste operette? Che segnale riceve se viene sgridato perchè non porta un libro a scuola e poi un gruppo di «teppisti» compie un atto illegale e la fanno franca sotto l’approvazione implicita degli adulti.

Scusate più ci penso e più non capisco come non si possa o non si voglia far nulla per porre fine ad un atto illegale e non tutelare così sfacciatamente i diritti degli studenti che vogliono solo fare il loro dovere.

Scusate lo sfogo, sicuramente inutile visto come vanno da sempre le cose.

Un genitore sfiduciato

(25/11/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA