Accusato di violenze sulla figlia
Tenta di scappare da Orio, preso

Avrebbe picchiato la figlia di appena due anni di età, fino a farla entrare in coma e, una volta indagato per maltrattamenti dalla Procura di Cremona, avrebbe tentato di fuggire tornando in Egitto con un volo in partenza da Orio. Ora è in carcere.

Avrebbe picchiato ripetutamente la figlioletta di appena due anni di età, fino a farla entrare in coma per le gravi lesioni riportate (almeno ventisette su tutto il corpo) e, una volta indagato per maltrattamenti dalla Procura di Cremona, avrebbe tentato di fuggire tornando in Egitto con un volo in partenza da Orio al Serio. È proprio all'aeroporto di Orio che l'egiziano è stato fermato dagli agenti della polizia e arrestato: ora si trova in carcere a Bergamo, con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni gravissime.

L'uomo è regolarmente residente a Soresina, in provincia di Cremona. Interrogato in carcere dal giudice delle indagini preliminari ha respinto le accuse: «È caduta dalle scale, non l'ho picchiata». La vicenda risale lo scorso 27 dicembre scorso, quando i genitori della bimba, entrambi egiziani, hanno portato la figlia in ospedale a Crema in condizioni gravissime, sostenendo che era caduta dalla scale. I primi accertamenti medici, oltre a confermare la gravità delle lesioni della piccola, hanno però anche fatto scattare diversi dubbi nei sanitari, che hanno riscontrato ferite più compatibili con delle percosse che con una caduta: tanto da allertare prontamente la polizia e segnalare l'accaduto.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti la bimba sarebbe stata portata in ospedale dai genitori solo diverse ore dopo essere stata picchiata, e questo avrebbe suscitato le prime perplessità, diventate poi delle evidenze di fronte alle lesioni e alla loro natura. Sarebbero infatti almeno ventisette le lesioni riscontrate sulla bimba, e tra queste anche un morso alla schiena, oltre a traumi cerebrali.

Nei giorni scorsi il caso era stato portato all'attenzione del Tribunale dei Minori di Brescia, che si è riservato di decidere sull'allontanamento dei tre figli dalla famiglia: nel frattempo moglie e bambini sono stati messi in una struttura protetta. Venerdì 6 la svolta: l'uomo, accompagnato in auto da due fratelli, ha raggiunto l'aeroporto di Orio, con in tasca un biglietto di sola andata per l'Egitto. La polizia lo ha bloccato allo scalo, sottoponendolo a fermo e portandolo in carcere.

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