I Talebani arrivano in Val Gandino
E Orio al Serio manda gli elicotteri

Allarme dalla Val Gandino: un convoglio attaccato dai talebani. E subito dalla base del 3° Reggimento Aves Aquila, a Orio al Serio, decollano sei elicotteri. È la simulazione che ha visto protagonisti i militari che da fine marzo saranno dislocati a Herat.

Allarme dalla Val Gandino: un convoglio attaccato dai talebani. E subito dalla base del 3° Reggimento Aves Aquila, a Orio al Serio, decollano sei elicotteri. È la simulazione che ha visto protagonisti i militari che da fine marzo saranno dislocati a Herat, in Afghanistan.

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«Ma perché andate ad addestrarvi per l'Afghanistan in mezzo alle risaie di Vercelli? Quelli sono posti da vietcong, mica da talebani». Questo sembra chiedere la nebbia che avvolge Orio al Serio, base del 3° Reggimento Aquila dell'Aviazione dell'Esercito, in una fredda mattina di gennaio. Non è una novità del resto, da Waterloo allo sbarco in Normandia, che le bizze del meteo si divertano a giocare con i piani militari. E allora nulla di strano se questa volta il tempo se l'è presa con un'esercitazione, decidendo di invadere la Val Padana con uno di quei nebbioni di cui si era perso il ricordo.

Ma in Afghanistan, nebbia o non nebbia, gli effettivi dell'Aviation battalion che si sono addestrati a Orio e saranno dislocati a Herat a fine marzo, ci dovranno andare comunque. E la loro provenienza eterogenea (1° Reggimento Antares di Viterbo, 3° Aquila Orio, 4° Altair Bolzano, oltre a basi diverse sparse in tutta Italia) rende l'amalgama decisiva in vista dell'immissione in un teatro operativo dove dal minimo dettaglio potrà dipendere la vita propria e degli altri.

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