L'addio a Giacomo Speranza
Tutto il paese attorno ai familiari

Un cuscino di rose gialle e bianche era appoggiato sulla bara di Giacomo Speranza, il muratore 52enne di San Paolo d'Argon che ha perso la vita nel terribile schianto tra sabato e domenica notte sulla statale 42.

Un cuscino di rose gialle e bianche era appoggiato sulla feretro di Giacomo Speranza, il muratore 52enne di San Paolo d'Argon che ha perso la vita nel terribile schianto tra sabato e domenica notte sulla statale 42. Al rito funebre, celebrato martedì pomeriggio nella parrocchiale di San Paolo d'Argon, hanno preso parte circa 200 persone, i familiari, gli amici e i conoscenti del muratore.

Sull'altare c'erano il parroco don Angelo Pezzoli e il curato don Omar Valsecchi. Nell'omelia il parroco si è così rivolto ai fedeli: «La morte non cancella tutto. Il Signore non è il Signore della morte, ma della vita». Dopo la Messa, la salma è stata tumulata nel cimitero del paese.

Lo scontro mortale si è verificato alle 3,30, a pochi metri dall'incrocio tra la statale e via Papa Giovanni, che porta nel centro del paese. Secondo la Polizia intercomunale dei Colli intervenuta per gli accertamenti del caso, non sarebbero stati coinvolti altri mezzi nel tragico incidente.

Giacomo Speranza era al volante di una Fiat Punto diretta verso Trescore: il muratore stava ritornando a casa dopo una serata trascorsa con gli amici. All'altezza del civico 51 l'utilitaria ha sbandato ed è finita fuori strada. Tra le possibili cause dell'incidente si pensa all'improvviso colpo di sonno. La Punto ha sfondato un palo dello segnaletica e si cappottata sull'aiuola che separa la carreggiata con la pista ciclopedonale. Infine, ha concluso la sua corsa contro il muretto di una casa. Speranza è rimasto intrappolato tra le lamiere dell'auto ed è morto sul colpo per le gravi ferite riportate.

Il muratore abitava in via Maccarani, nella zona residenziale del paese poco distante dal confine con Gorlago. Con lui vivevano la moglie Gesuina, il figlio Enrico, 28enne, e le due figlie Laura e Mariapaola, rispettivamente di 25 e 14 anni. Il defunto era originario di San Paolo d'Argon ed era nato il 17 novembre del 1959. Lavorava come muratore nell'impresa edile «Co.ge. Val Cavallina srl» di San Paolo d'Argon, che era intestata ai due figli Enrico e Laura.

Monica Armeli

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