Gemelline a rischio infibulazione Digiuno di protesta per Luciò Berté

Il consigliere radicale lombardo Luciò Berté ha annunciato di aver cominciato un digiuno da Natale per protestare contro il Tribunale dei Minori di Brescia, colpevole a suo dire di sottovalutare il caso delle due gemelline di 8 anni e mezzo originarie della Costa d’Avorio ma residenti a Bergamo che, sempre secondo Berté, rischiano l’infibulazione.

Le due bambine, secondo la tradizione africana, subirebbero la mutilazione degli organi genitali, pratica già effettuata sulla sorella più grande.

Berté, criticando i mancati provvedimenti del competente Tribunale dei Minori di Brescia ha reso noto di essersi messo in digiuno di Natale affinché i Giudici Minorili ascoltino direttamente i quattro figli della famiglia ivoriana. «Sono in digiuno - ha dichiarato Berté - perché i giudici minorili di Brescia applichino la convenzione Onu del 1989 sui diritti dei fanciulli, divenuta legge dello Stato italiano nel 1991. La legge stabilisce il diritti dei bambini ad essere ascoltati dal Tribunale direttamente, e non attraverso i riassunti fatti da quegli operatori sociali che dall’inizio hanno dichiarato di non credere ai loro racconti».

(26/12/2003)

© RIPRODUZIONE RISERVATA