Pesca, poca acqua nei fiumi
Disavventura per un bresciano

Nella giornata di avvio della stagione ittica, tutti i pescatori incrociati sul campo hanno espresso un unanime segnale di allarme: nei fiumi c'è poca acqua. In realtà la situazione non è ancora allarmante. Un 47enne pescatore bresciano si è ferito scivolando.

Nella giornata di avvio della stagione ittica, tutti i pescatori incrociati sul campo hanno espresso un unanime segnale di allarme: nei fiumi c'è poca acqua. «In realtà la situazione non è allarmante - commenta Claudio Merati, dirigente della Sede territoriale della Regione Lombardia (Ster) -. In questa stagione non si ha mai abbondanza di acque nei fiumi, anche se quest'anno i livelli sono più bassi. Non è questo aspetto che ci preoccupa. Anche io oggi in Valle Imagna ho notato che c'è poca acqua, ma i rilievi dei livelli non sono per noi da allarme rosso».

Non si deve, quindi, fare allarmismo, né è corretto parlare di siccità. «Ciò che desta preoccupazione è l'evoluzione meteorologica. Se non ci saranno precipitazioni nelle prossime settimane, l'emergenza si verificherà nella stagione estiva, quando la richiesta di acqua per le colture e per la popolazione sono maggiori».

In effetti l'inverno è stato avaro di neve, che normalmente costituisce un buon serbatoio di acqua, mentre la poca che è caduta si è già sciolta. La Ster tranquillizza sulle condizioni attuali, ma mostra una certa preoccupazione per la situazione su lungo periodo. Concorda sulla scarsità d'acqua l'assessore provinciale a Caccia, Pesca e Sport, Alessandro Cottini, che sul fronte meteo osserva comunque che «la stagione non poteva iniziare con una giornata migliore. Per il livello dell'acqua non possiamo fare nulla, è madre natura che decide».

In vista della prima giornata in calendario, la Provincia ha provveduto nei giorni scorsi al ripopolamento: «Sono stati immessi circa 30 quintali di pesce, nelle aree dove è stato tecnicamente possibile», specifica l'assessore Cottini.

L'apertura di stagione ittica è stata piuttosto sfortunata per un pescatore quarantasettenne di Niardo, nel Bresciano. L'uomo è infatti scivolato, cadendo in un dirupo e rimanendo ferito, in Valle di Scalve, dove era andato per inaugurare la propria stagione di pesca.

Teatro della vicenda è stato l'orrido della Via Mala, una delle principali strade d'accesso alla valle. L'orrido è scavato dallo scorrere del fiume Dezzo, che nel corso della stagione ittica è meta di molti appassionati della zona. Il pescatore, C. M., volendo raggiungere il greto del fiume, è sceso dalla strada verso il torrente, costeggiando la prima galleria lungo il percorso che da Dezzo di Scalve porta ad Angolo Terme.

Nel suo avvicinarsi al fiume è però scivolato, probabilmente su una parete molto ripida, cadendo rovinosamente sette metri più sotto. Nella caduta ha riportato la rottura del femore e di alcune costole.

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